Pulizia e manutenzione del tetto di casa: consigli e rimedi utili alla manutenzione del tuo tetto
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Solo in questo modo il manufatto riesce ad essere durevole, a mantenere il valore di mercato e a garantire l’efficientamento energetico dell’edificio.
Vediamo allora in concreto come pulire e manutenere il tetto di casa…
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Indice contenuti
- Metodi di pulizia di un tetto
- La pulizia della grondaia: quanto è importante
- Cosa fare in caso di tegole rotte
- Come allontanare le vespe dal tetto
- Come eliminare muschio ed erbacce
- Quanto costa pulire e manutenere il tetto?
Metodi di pulizia di un tetto
Gli interventi di pulizia devono adattarsi al materiale di cui la copertura è costituita:
- asfalto;
- ceramica;
- argilla;
- cemento;
- ardesia
Copertura in asfalto
Materiale tra i più comuni, si distingue per una finitura granulare, simile alla sabbia, progettato per usurare lentamente. A causa della natura delicata e stratificata di queste tegole, è importante essere molto delicati durante la pulizia: si consiglia un lavaggio a bassa pressione di non più di 30 gradi.
Non mancano “ricette” fai-da-te per la pulizia, che includono candeggina, acqua e fosfato trisodico (TSP); tuttavia è bene chiarire che la candeggina uccide solo lo strato superficiale di muffa e alghe, aprendolo alla ricrescita (oltre al fatto che avvelena la vegetazione sotto il tetto e corrode le chiusure metalliche), mentre l’idrossido di sodio (liscivia) è più sicuro per le piante ma tossico per gli esseri umani e corrosivo.
Copertura in ceramica
La ceramica è l’unico materiale capace di resistere alle tecniche di lavaggio ad alta pressione senza subire corrosioni o usura (tuttavia, se si utilizza un’idropulitrice è comunque importante evitare l’applicazione di un’alta pressione in un punto sbagliato, rischiando di rompere la tegola). Un lavaggio “morbido” a bassa pressione è quindi il metodo consigliato.
Copertura in Argilla
Eccellente isolante ha però il difetto di essere poroso, e dunque soggetto all’usura anche con lavaggio a bassa pressione. Pertanto, questi tetti vanno puliti utilizzando uno spruzzatore da giardino o una valvola a bassa pressione deviata, che spruzza semplicemente l’acqua sulle tegole per aiutare a lavare via lo sporco. Anche il prodotto adoperato deve essere delicato
Copertura in cemento
Queste tegole sono costituite da una base di cemento porosa spazzolata con una superficie sabbiosa progettata per consumarsi nel tempo. Proprio questa composizione fa sì che qualsiasi tipo di lavaggio a pressione possa danneggiarle.
Per rimuovere il muschio che è solito formarsi nelle intercapedini è consigliabile un raschiamento o la spazzolatura con nient’altro che una cazzuola da 9 pollici e una spazzola a mano. Successivamente, l’applicazione di sostanze chimiche come il solfato di zinco o altre miscele progettate per inibire la crescita del muschio può proteggere il tetto per un massimo di tre anni
Copertura in ardesia
Comuni nelle case di lusso, le tegole in ardesia sono estremamente delicate e spesso non si trovano piatte l’una sull’altra. Per questo motivo, l’uso di qualsiasi tipo di lavaggio a pressione non è raccomandato. Anche i tetti in ardesia sono soggetti alla delaminazione, rendendo l’uso di qualsiasi tipo di sostanza chimica dannosa. Per pulire correttamente un tetto in ardesia è necessario procedere manualmente, o al massimo con un rastrello in gomma o vinile.
Oltre al materiale, le coperture dei tetti sono differenti anche in base ad altri fattori che, se vuoi, puoi approfondire in questo nostro articolo.
La pulizia della grondaia: quanto è importante
Tralasciare la manutenzione ordinaria e abbandonare tetti e grondaie alle intemperie e all’accumulo di materiale determina un danneggiamento, anche serio, di impianti e strutture.
Sui tetti, nelle fessurazioni presenti e nelle grondaie, foglie, rami, cartacce, e persino nidi di uccello e carcasse di animali, creano un deflusso scorretto delle acque piovane e minacciano infiltrazioni d’acqua all’interno delle strutture.
Oltre ad eventuali otturazioni dei pluviali di scarico e alla proliferazione di insetti come mosche, moscerini e zanzare per l’accumulo di acque piovane.
Ecco perché la pulizia dovrebbe svolgersi a cadenza annuale, preferibilmente nei periodi estivi, al fine di preparare e sgomberare gli impianti di scarico per l’arrivo delle piogge autunnali o quando gli alberi hanno già perso le foglie.
Se però il tetto e le grondaie si trovano proprio in prossimità delle piante sarebbe bene prevedere una pulizia almeno due volte l’anno.
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Cosa fare in caso di tegole rotte
Cosa fare invece quando ci si accorge che il tetto ha subito dei danni?
È assolutamente necessaria la valutazione da parte di un esperto, in quanto non tutti i danni sono uguali: poche tegole spaccate sono meno gravi di un ingente danno allo strato sottostante causato dall’acqua.
È chiaro che il costo del rifacimento completo del tetto è un pò alto (anche se è possibile usufruire di una serie di agevolazioni che riducono molto la spesa), e da scegliere in casi di assoluta necessità.
Dunque sarebbe sempre preferibile la semplice riparazione, qualora possibile.
Cosa fare in caso di riparazione (semplice)
In caso di sola riparazione, è bene cercare di preservare la struttura e la forma originarie: se vi sono tegole o coppi di terracotta dovremmo cercarne altre che siano simili il più possibile alle originali.
Se il danno riguarda solo poche tegole è possibile anche provare ad eseguire da soli l’operazione procurandosi:
- tegole necessarie (uguali a quelle rotte);
- cazzuola;
- apposita malta (solo se le tegole rotte sono quelle situate sul bordo del tetto);
- scala sufficientemente lunga e robusta;
- listelli di legno;
- corda;
Procedura step by step
1️⃣ Piazza la scala in maniera tale da renderla ben sicura;
2️⃣ con la punta della cazzuola (da usare a mo’ di piccola pala) alza le tegole rotte o venate ed estraile, facendo attenzione a non danneggiare quelle sane circostanti;
3️⃣ inserisci sotto queste ultime qualche pezzetto di legno per sollevarle facilitandoti l’operazione;
4️⃣ sistema l’elemento sano spingendolo delicatamente nella corretta posizione, sempre usando la cazzuola ma eseguendo il procedimento inverso rispetto al precedente;
5️⃣ ripeti l’operazione sino ad aver sanato completamente le parti rotte.
Nel caso in cui le tegole nuove vengono messe al bordo, issale con un po’ di malta, diversamente lasciale semplicemente appoggiate una sull’altra.
Se invece non sei dotato di manualità, non ti senti sicuro, oppure se il danno è esteso, rivolgeti ad una ditta specializzata.
Come allontanare le vespe dal tetto
Pur essendo degli animali utili e importanti per il mantenimento della biodiversità e della conservazione della natura, se hai trovato un nido di vespe in casa o sul tetto devi agire per allontanarlo.
Non è assolutamente necessario uccidere questi animali perché sono, per lo più, innocue per l’uomo ma se vi siete accorti della presenza di un nido allora dovete fare qualcosa perché è destinato a crescere sempre di più e, in quel caso, potrebbe diventare un problema per l’uomo.
Per risolvere questo problema ti consigliamo di:
- munirti di adeguate protezioni per viso e mani;
- utilizzare un insetticida (naturale o chimico) che ha l’effetto di “abbattere” e non di uccidere: una volta spruzzato l’insetticida non dovrai far altro che far cadere con un bastone il nido e trasportarlo – magari dentro un sacco di iuta – altrove;
- agire con il buio, a sera inoltrata, quando le vespe sono meno attive;
Se comunque questo procedimento ti spaventa o il nido si trova sul tetto in una posizione difficile da raggiungere, non ti esporre a rischi inutili e contatta una ditta che si occupi proprio di questo.
Stesso discorso può essere fatto se al posto di api e vespe ti ritrovi ad avere sul tetto animali più grandi e meno graditi quali topi e piccioni… in questo caso ti consigliamo di utilizzare dei dissuasori sonori, impercettibili per l’uomo, ma parecchio fastidiosi per topi e uccelli che hanno l’obiettivo di farli allontanare.
Non sono pericolosi nè per l’uomo nè per eventuali animali domestici e qui puoi trovarne di tutte le tipologie e prezzi
Come eliminare muschio ed erbacce
Anche le operazioni di eliminazione di muschio ed erbacce dal tetto può essere intrapresa da soli, tuttavia è necessario rispettare la periodicità di questi interventi e prestare notevole attenzione alla sicurezza.
La formazione del muschio sul tetto è un evento inevitabile: nell’aria spesso circolano, insieme alle polveri, semi di piante che depositandosi negli interstizi delle tegole tendono poi a germogliare.
Muschio ed erbacce, come detto, non sono solo antiestetici, ma anche pericolosi per l’integrità delle tegole, che rischiano di spaccarsi, favorendo infiltrazioni d’acqua nel sottotetto.
Se non se ne può evitare la formazione, una costante manutenzione può sicuramente ritardarne la formazione ed evitare problemi maggiori.
Il muschio e le erbacce dal tetto possono essere eliminate con un’idropulitrice a pressione, munita di una spazzola di lavaggio.
Importante è il verso della pulizia: bisogna procedere seguendo la pendenza del tetto così da evitare di staccare le tegole, ricordando di tappare lo scarico della grondaia nel tubo di discesa dell’acqua e nel sifone, in modo che i residui non ci finiscano dentro, rischiando di otturarla.
Quando il tetto è asciutto, per ritardare la formazione di piante e muschio, si può utilizzare un prodotto anti-muschio da applicare sulle tegole mediante rullo, pennellessa o anche a spruzzo, ricoprendo tutta la superficie delle tegole e gli interstizi.
Quanto costa pulire e manutenere il tetto?
Possiamo dire che, orientativamente, la pulizia periodica del grondaie eseguita con mezzi professionali da una squadra di operai costa mediamente 400€, ma naturalmente il prezzo varia a seconda delle condizioni e dell’estensione delle grondaie da pulire.
Se vuoi assicurarti un lavoro ben fatto senza rischiare di spendere soldi in prodotti inutilmente e senza rischiare di farti male, sicuramente affidarsi ad un team di esperti è la scelta più saggia…
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