Consumi medi di un condizionatore: come effettuare il calcolo
Tutti coloro che possiedono un condizionatore, o chi ha intenzione di acquistarne uno, molto spesso si fanno una precisa domanda: quanto consuma un condizionatore? Prima di dare una risposta esaustiva al quesito occorre precisare che, con il passare degli anni, il condizionatore è diventato uno strumento piuttosto comune nelle case degli italiani. Il motivo è piuttosto semplice, si tratta di uno strumento capace di riscaldare gli ambienti, durante i mesi freddi, e viceversa, raffreddare gli ambienti nei periodi più caldi, il tutto in pochissimo tempo.
Tuttavia, come sopra anticipato, i consumi rappresentano una sorta di limite di questo particolare strumento. In parole povere, alcune persone hanno delle remore sull’utilizzo del condizionatore per il timore di dover pagare bollette molto salate e, conseguentemente, decidono di puntare su strumenti diversi per raffreddare e riscaldare gli ambienti. Fatte le debite premesse, ora occorre dare una risposta precisa al quesito.
Come capire quanto consuma un condizionatore?
Per capire qual è effettivamente il consumo di questi prodotti occorre effettuare un calcolo consumo condizionatore. Tuttavia, occorre precisare fin da ora che, per sapere con maggiore precisione qual è il consumo effettivo, occorre conoscere il nome dello specifico modello che si desidera scegliere. Pertanto, se hai intenzione di acquistare un determinato climatizzatore, dopo aver selezionato l’eCommerce specializzato nella vendita di questi prodotti, entra nel sito e controlla tutte le caratteristiche dei climatizzatori, compresi i seguenti parametri.
Classe energetica
La classe energetica è il parametro fondamentale per effettuare il calcolo consumo condizionatore. Più la classe è elevata, minore è il consumo energetico.
Ad esempio, con la classe energetica A, il consumo annuale medio con un utilizzo di circa 3 ore al giorno, potrebbe aggirarsi attorno ai 150 euro.
La classe energetica B, invece, è associata ad un prezzo che si aggira tra i 160 ed i 180 euro annuali.
La classe energetica C, ancora, prevede una spesa sui 200 euro.
Per ottenere il massimo risparmio, pertanto, è preferibile orientarsi sulla maggiore classe energetica, ovvero A seguita dai segni +.
Anche se questi modelli potrebbero essere più costosi, permettono poi di risparmiare delle cifre importanti a lungo termine.
La classe energetica, inoltre, è collegata all’efficienza del dispositivo. In particolar modo, bisogna controllare due parametri: il SEER (Seasonal Energy Efficency Ratio) e lo SCOP (Seasonal Coefficent Of Performance).
Con il primo termine si fa riferimento al rapporto tra KWh spesi ed energia frigorifera prodotta, mentre il secondo acronimo è il rapporto tra l’energia termica in uscita e l’energia elettrica in entrata.
Le caratteristiche dell’abitazione
Bisogna precisare, però, che ad influenzare i consumi medi di un condizionatore non ci sono solo le caratteristiche del dispositivo, ma anche delle caratteristiche esterne come quelle dell’appartamento, nonché dalla zona geografica. Infatti, se il condizionatore è installato in una zona molto calda (sia per colpa della temperatura esterna che per lo spessore delle pareti, ad esempio) impiega più tempo per rinfrescare l’intera area. Ciò, ovviamente, implica più consumo di energia.
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