Costo smaltimento eternit e rifacimento tetto: procedure, consigli e costi
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Nel corso degli ultimi anni si è quindi investito molto affinché si provvedesse, nelle realtà in cui vi è ancora la presenza di amianto, alla bonifica e allo smaltimento dell’eternit
Un lavoro che ha, ovviamente, dei costi, ma che a fronte di questi assicura enormi benefici. Innanzitutto di sicurezza per la propria casa e per chi la abita.
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Indice contenuti
- Quanto costa smaltire l’eternit e rifare il tetto?
- Cos’è l’eternit e perché bisogna smaltirlo?
- Smaltimento amianto: come si procede?
- Cosa dice la normativa riguardo lo smaltimento dell’amianto?
- FAQ costo smaltimento eternit
- A chi rivolgersi per il rifacimento del tetto in totale sicurezza?
Quanto costa smaltire l’eternit e rifare il tetto?
Qual è il costo che bisogna sostenere per lo smaltimento dell’eternit e per completare il rifacimento del tetto?
Trattandosi di un intervento di bonifica e rimozione di un materiale altamente tossico e inquinante, è necessario rivolgersi a dei professionisti. Questo perché non è necessario solamente svolgere il lavoro a regola d’arte, ma anche gestire correttamente i rifiuti, destinandoli alle apposite discariche.
Lavoro | Costo al mq |
Rimozione eternit | circa 13-18€ al m² |
Rifacimento del tetto nuovo (con tegole) | dai 25€ al m² in su |
Il rifacimento del tetto, invece, è un tipo di lavoro molto più articolato che può prevedere diverse soluzioni. La scelta varia in base alle esigenze (estetiche, strutturali e tecniche) e, di conseguenza, anche sul costo.
La bonifica dall’amianto più che un costo per lo smaltimento dell’eternit deve essere vista come un’opportunità; quella di rendere la propria abitazione sicura e, con l’occasione, rifare il tetto in modo da ottenere tutti i vantaggi che da esso possono dipendere.
Articolo di approfondimento: Rifiuti speciali pericolosi
Cos’è l’eternit e perché bisogna smaltirlo?
Quando si parla di eternit e di amianto bisogna fare chiarezza per evitare fraintendimenti, nonostante i due termini vengano spesso utilizzati indistintamente.
L’eternit non è un materiale vero e proprio, ma il marchio di uno dei principali materiali impiegati negli scorsi decenni a livello edile.
Il materiale da costruzione vero e proprio è in fibrocemento a base di amianto.
Le lastre di eternit utilizzate nell’edilizia sono realizzate con fibre molto sottili, quindi facilmente danneggiabili e le cui parti possono essere inalate se disperse nell’aria.
L’entrare a contatto con le fibre di amianto è pericolosissimo, trattandosi di un materiale cancerogeno e per questo estremamente nocivo per la salute.
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Va precisato che, come vedremo meglio successivamente, oggi è vietato l’uso dell’amianto come materiale per le nuove costruzioni, ma non tutte le costruzioni in eternit vanno bonificate.
Almeno non per legge, per quanto per sicurezza sarebbe un lavoro particolarmente consigliato.
Tutto dipende dalle condizioni della copertura e, quindi, delle lastre di amianto.
Se queste sono integre non c’è alcun pericolo per la salute e non è necessario rimuoverle, altrimenti vi è l’obbligo di rimuoverle e sostituirle con materiali adeguati e sicuri.
Smaltimento amianto: come si procede?
La normativa italiana prevede tre diverse tipologie di intervento per lo smaltimento dell’amianto.
La prima, la più diffusa, è quella della completa rimozione dell’eternit e il contestuale rifacimento del tetto.
Ma ci sono anche altre due possibilità:
- incapsulamento: ossia fissaggio di un sistema di protezione che avvolge completamente le lastre in amianto e ne evita, in caso di danneggiamento, la dispersione;
Articolo di approfondimento: Incapsulamento amianto
- realizzazione di una sovracopertura: viene applicato sull’amianto un altro materiale isolante, evitando di dover procedere con la rimozione dello stesso
Perché queste altre due opzioni? Perché il lavoro di rimozione, per quanto il migliore per lo smaltimento di questo materiale pericoloso, è anche il più rischioso per quel che riguarda la dispersione di anche minime parti di fibre di amianto.
Per quanto riguarda la procedura, questa è la seguente:
- Allestire il cantiere – con area di decontaminazione del personale – e procedere al collaudo;
- Delimitare l’area a garanzia che sia permesso al solo personale autorizzato, protetto e formato;
- Rimozione ad umido): ossia bagnare l’amianto con getti a bassa pressione;
- Rimuovere ed Insaccare l’amianto ancora umido (non si deve seccare);
- Sigillare immediatamente (si lavora in due operai, uno rimuove e l’altro insacca);
- Procedere con lo spazzolamento ad umido per togliere eventuali residui di fibre di amianto;
- Sigillare le zone rimosse con appositi prodotti sigillanti per fissare eventuali fibre non asportabili;
- Preparare per il trasporto con imballaggio doppio dei sacchi per la decontaminazione ed etichettatura;
- Trasportare in area di stoccaggio su un percorso protetto e definito;
- Prelievo del materiale da parte di una ditta autorizzata al trasporto amianto;
- Smaltire l’amianto in apposita discarica autorizzata;
- Rilasciare la documentazione dello smaltimento amianto a norma di legge;
Per quanto costoso possa sembrare rivolgersi ad una ditta specializzata, la bonifica fai da te infatti è pericolosa per la salute, oltre al fatto che per la rimozione illecita dell’amianto sono previste sanzioni sia amministrative che penali come previsto dall’articolo 256 comma 1 e dal Decreto Legislativo 152/06 comma 5.
Le ditte specializzate nella bonifica e nello smaltimento di materiali contenenti amianto, infatti, sanno come agire e soprattutto dispongono di corretto vestiario ed equipaggiamento per tutelarsi.
Inoltre è necessario tenere sempre a mente che l’abbandono sul suolo pubblico di rifiuti pericolosi specialmente quelli contenenti amianto è severamente vietato per legge.
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Cosa dice la normativa riguardo lo smaltimento dell’amianto?
Abbiamo anticipato come lo smaltimento dell’eternit e la bonifica dell’amianto siano oggetto di espliciti obblighi di legge.
La prima normativa italiana che ha affrontato la questione è la Legge 257 del 27 marzo 1992 in cui l’amianto viene bandito come materiale da costruzione.
L’attenzione del legislatore non è stata rivolta solamente alla condanna dell’amianto come materiale e a porre l’obbligo di rimuoverlo dalle coperture, ma anche di definire le caratteristiche che ogni azienda deve avere per poter svolgere questo tipo di intervento.
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La bonifica dell’amianto, infatti, è un’operazione molto delicata che deve tutelare non solo l’edificio nel quale si sta intervenendo, ma anche gli operatori che lo rimuovono; per tutti quei lavoratori che in passato sono stati vittime professionali dell’amianto infatti, è stato istituito un fondo di risarcimenti per i familiari, ma con le conoscenze che si hanno ad oggi su questo materiale e sui pericoli ad esso correlati, la sicurezza dei tecnici qualificati che lavorano per la bonifica delle lastre è assolutamente fondamentale.
Inoltre, è necessario garantire il corretto trattamento di questo materiale con lo smaltimento nel rispetto delle normative vigenti e, allo stesso tempo, evitare che durante la rimozione parti di eternit si disperdano nell’ambiente.
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FAQ costo smaltimento eternit
1) Quanto costa smaltire 100 mq di eternit?
2) Quanto costa smaltire l’eternit al kg?
3) Come può un privato smaltire eternit?
A chi rivolgersi per il rifacimento del tetto in totale sicurezza?
Il lavoro di smaltimento dell’eternit e di rifacimento del tetto ha un costo che deve essere valutato attentamente ma che può essere ridimensionato grazie all’Ecobonus rifacimento tetto e quelle relative allo smaltimento dell’amianto che puoi approfondire qui
Come abbiamo visto si tratta di un lavoro delicato e che può prevedere diverse formule.
Prima di procedere con la rimozione e la bonifica è fondamentale capire se il tetto è in eternit, quali sono le sue condizioni e qual è il tipo di intervento migliore per sistemare quella copertura.
Il tecnico che effettuerà il sopralluogo verificherà innanzitutto l’anno di costruzione, se è precedente al 1994 va analizzato anche il nome della ditta che ha realizzato i lavori.
Successivamente si procede con il controllo visivo della copertura e quindi a un’analisi di laboratorio che possa confermare se all’interno di quel tetto è presente dell’amianto. Questa analisi è obbligatoria per poter poi procedere alla bonifica.
Va infine ricordato che per legge, in caso di verifica della presenza di un tetto o una qualsiasi copertura in eternit è obbligatorio, sia essa un’abitazione privata o una parte comune di edificio, fare una denuncia all’ASL di competenza.
Nel caso in cui siano i vicini ad avere il tetto in amianto occorre avvertirli e aspettare che loro procedano con la denuncia.
Il nostro consiglio, per questa tipologia di lavoro così complessa e rischiosa, è quello di rivolgerti ad imprese specializzate nella rimozione e smaltimento dell’amianto e di trovare, grazie a Costo Ristrutturazione Casa, le migliori imprese che possano procedere al rifacimento del tuo tetto.
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