Incentivi ristrutturazione: di cosa si tratta
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La riqualificazione energetica degli edifici è incentivata nel nostro Paese da quasi 10 anni con diverse agevolazioni fiscali, come il “bonus casa“, che al momento consiste in una detrazione del 50% sugli importi sborsati per le ristrutturazioni eseguite fino al 31 dicembre 2022.
Dal 2020 alcuni incentivi sono stati innalzati al 110%, ma solo per interventi rientranti nell’ecobonus e nel sismabonus.
Vediamo ora come funzionano gli incentivi per ristrutturazione casa, chi può beneficiarne, quali sono le modalità per richiedere la detrazione e altri aspetti importanti legati ai lavori di efficientamento energetico delle abitazioni.
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Indice contenuti
- Incentivi ristrutturazione casa: come funziona
- Cos’è il Bonus Ristrutturazione e come funziona?
- Chi può usufruire delle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione di casa?
- Quali lavori rientrano nel Bonus Casa ristrutturazione?
- Agevolazioni fiscali per l’adozione di misure antisismiche
- Agevolazioni ristrutturazione casa per disabili: normative e tipologie di intervento
- Incentivi ristrutturazione casa: documenti da inviare all’ ENEA
- Ristrutturazione casa: rivolgiti a professionisti e ristruttura la tua casa
Incentivi ristrutturazione casa: come funziona
I costi di una ristrutturazione dipendono da molti fattori, come le condizioni in cui si trova l’immobile, i materiali che si utilizzano, il costo della manodopera ed eventuali imprevisti.
Inoltre, tutte le opere di ristrutturazione, ivi comprese gli impianti tecnologici e igienico-sanitari, richiedono specifiche pratiche da presentare in Comune (Cila e Scia in particolare) che incidono sui costi, per via delle parcelle dei professionisti coinvolti e dei diritti di istruttoria e di segreteria (che vanno dai 500 ai 1.000€).
Detto questo, e in considerazione del fatto che la variabilità dipende anche dalle scelte del committente, ecco il costo di questi lavori detratto con la % di riferimento che troverai quando chiederai un preventivo di ristrutturazione casa:
Lavoro | Costo al mq | Costo con detrazione |
Rifacimento facciata + bonus al 90% | 70-110€ al mq | 63-99€ al mq |
Lavori edili interni + bonus al 50% | 155-330€ al mq | 77-165€ al mq |
Intervento antisismico + bonus all’85% | 95-290€ al mq | 80-246€ al mq |
Cos’è il Bonus Ristrutturazione e come funziona?
Come accennato prima, il Bonus ristrutturazione è lo sconto di una determinata %, in base al lavoro di cui si parla, sulla spesa totale sostenuta.
Queste agevolazioni, già previste fin dal 2012 grazie alla Legge di Bilancio, sono ancora oggi, nel 2022, valide anche se l’ammontare dello sgravio può differire da anno in anno.
Il bonus ristrutturazione 2022 prevede un’agevolazione fiscale del 50% con un limite di spesa di 96.000 euro su interventi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria che viene ripartita in 10 anni.
Per spese si intendono non solo quelle relative ai lavori in senso stretto, ma anche quelle relative alla progettazione, all’acquisto dei materiali, alle perizie e agli oneri di urbanizzazione.
L’immobile oggetto degli interventi può essere sia singolo e privato, che parte comune di un edificio condominiale.
In quest’ultimo caso la spesa si divide in base ai millesimi.
Rispetto al funzionamento, vanno tenuti presenti due aspetti sovente trascurati:
- la detrazione per la ristrutturazione edilizia non è cumulabile con altre agevolazioni, per cui va scelto attentamente se accedere al bonus casa piuttosto che all’Ecobonus al 65% che incentiva il risparmio energetico (lavori di riqualificazione, installazione di caldaie, pompe di calore o impianti a biomassa)
- la detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo; tuttavia se la quota annua detraibile ammonta a 1.200 euro, mentre l’imposta Irpef a 1.000, i 200 euro di avanzo non potranno essere recuperati né potrà essere richiesto un rimborso o un accredito per l’anno successivo.
Gli altri incentivi fiscali previsti sono:
- Bonus mobili ed elettrodomestici: agevolazione del 50% fino a una spesa massima di 10.000€;
- Bonus facciate: detrazione del 90% senza un limite di spesa;
- Bonus verde: agevolazione del 36% per una spesa massima di 5.000€
- Bonus ristrutturazione: agevolazione del 50% per l’installazione di infissi che si apprestino a migliorare l’efficienza energetica dell’immobile;
- Ecobonus: agevolazione del 50% o 65% se si tratta di pannelli solari o di caldaie a condensazione;
- Bonus infissi:agevolazione del 50% per l’installazione di infissi che si apprestino a migliorare l’efficienza energetica dell’immobile;
- Bonus pompa di calore: agevolazione del 65% per la sostituzione di impianti termici con pompe di calore ad alta efficienza;
- Sismabonus che vedremo dopo nel dettaglio;
- Superbonus grazie al quale è possibile risparmiare fino al 110% se vengono contestualmente realizzati lavori mirati al miglioramento energetico. Ad esempio: sostituzione infissi + installazione cappotto termico;
- Bonus barriere architettoniche: questa detrazione, entrata in vigore nel 2022, prevede un abbattimento dei costi del 75% sugli interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in immobili già esistenti.
Chi può usufruire delle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione di casa?
Possono beneficiare delle agevolazioni per la ristrutturazione di casa non solo i proprietari dell’immobile, ma anche:
- il titolare di un diritto reale di godimento (ad esempio l’usufruttuario);
- l’inquilino ;
- i soci di cooperative divise e indivise;
- i soci delle società semplici;
- gli imprenditori individuali, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce.
Hanno diritto ad usufruire delle detrazioni, inoltre, purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture:
- il coniuge, un parente entro il terzo grado o un affine entro il secondo grado del proprietario o usufruttuario, purché vivano sotto lo stesso tetto;
- il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
- il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.
La condizione di convivente deve sussistere al momento dell’invio della comunicazione di inizio lavori.
Se si acquista una casa nella quale sono stati effettuati interventi che godono della detrazione, le quote residue di queste ultime si trasferiscono assieme alla casa, a meno che non intervenga accordo diverso tra le parti.
Ha diritto agli sgravi fiscali ristrutturazioni anche chi esegue i lavori in proprio, ma solo relativamente all’acquisto dei materiali.
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Quali lavori rientrano nel Bonus Casa ristrutturazione?
I lavori sulle unità immobiliari residenziali e sugli edifici residenziali per i quali spetta l’agevolazione fiscale sono:
- quelli necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato da calamità, ma solo a patto che sia stato dichiarato lo stato di emergenza;
- quelli relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto anche di proprietà comune;
- i lavori realizzati su ascensori e montacarichi al fine di eliminare le barriere architettoniche;
- quelli che impiegano la robotica e altre tecnologie avanzate per favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap gravi (rientrano solo interventi sugli immobili e non le spese sostenute per l’acquisto della strumentazione, per la quale è prevista invece la detrazione Irpef del 19%);
- quelli di bonifica dall’amianto;
- le opere volte ad evitare gli infortuni domestici, tra le quali l’installazione di apparecchi di rilevazione di gas, il montaggio di vetri anti-infortunio, etc.;
- quelli finalizzati a prevenire furti e aggressioni;
- quelli volti alla cablatura degli edifici, al contenimento dell’inquinamento acustico, al risparmio energetico, all’adozione di misure di sicurezza statica e antisismica;
- la manutenzione straordinaria, il restauro e risanamento conservativo e la ristrutturazione edilizia su tutti gli immobili residenziali, compresi quelli rurali, e relative pertinenze;
- la manutenzione ordinaria e straordinaria, il restauro e risanamento conservativo, la ristrutturazione edilizia, effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali.
Gli interventi di manutenzione ordinaria sono dunque agevolabili solo quando riguardano le parti comuni e la detrazione spetta ad ogni condomino in base alla quota millesimale.
Oltre alle spese necessarie per l’esecuzione dei lavori, ai fini della detrazione ristrutturazione è possibile considerare anche le spese di:
- progettazione ;
- manodopera e altre prestazioni professionali ;
- messa in regola degli impianti elettrici e a metano;
- acquisto dei materiali;
- compenso per la relazione di conformità dei lavori eseguiti;
- perizie e sopralluoghi;
- imposte, concessioni, autorizzazioni.
Agevolazioni fiscali per l’adozione di misure antisismiche
Lo si è già citato, ma cos’è esattamente il sismabonus?
Si tratta di una misura volta a incentivare l’adozione di misure antisismiche sugli edifici ed è rivolto sia ai contribuenti Irpef che Ires.
La percentuale di detrazione e le regole per poter fruire del sisma-bonus 2022 sono diverse a seconda dell’anno in cui la spesa viene effettuata (la nuova scadenza è fissata al 31 dicembre 2024).
Il bonus in questione permette ai contribuenti che adottano misure antisismiche sugli edifici di detrarre una parte delle spese dalle imposte sui redditi.
Per farne domanda bisogna indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’immobile più gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.
Per lavori eseguiti sulle parti comuni di edifici residenziali, basta che ogni condomino indichi il codice fiscale del condominio.
In base al tipo di intervento effettuato è possibile accedere a diversi tipi di agevolazione: si va da una detrazione del 50% al 70%, fino a raggiungere nel caso dei condomini un massimo che ammonta all’85% (ricordiamo però che è necessario si tratti sempre di ristrutturazione edilizia e non di nuova costruzione).
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Agevolazioni ristrutturazione casa per disabili: normative e tipologie di intervento
Alcune agevolazioni, come abbiamo anticipato, sono previste per quegli interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche presenti tra le mura domestiche.
Inoltre ci sono interventi non strettamente inquadrati come “abbattimento delle barriere architettoniche” che godono comunque delle agevolazioni, e che possono risultare utili per le persone con disabilità che desiderino rendere la propria casa più agevole.
La norma si riferisce in particolare a lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere e “aventi a oggetto ascensori e montacarichi”, dando quindi la possibilità alle persone con difficoltà motorie di usufruire della detrazione per l’acquisto e l’installazione di un ascensore o un montascale.
Oltre che “alla realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia idoneo a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap gravi, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge n. 104/1992”.
Sono quindi le persone con handicap grave a poter godere di quest’ultimo e più ampio tipo di agevolazioni, che però si applica “solo alle spese riguardanti i lavori sugli immobili, e non anche per quelle atte all’acquisto di strumenti”.
Dunque non è compreso l’acquisto di beni come telefoni viva-voce, computer, tastiere espanse, etc. (che però godono della detrazione IRPEF del 19%).
Oltre questo non esistono agevolazioni specifiche.
Anche se la detrazione IRPEF al 50% per la ristrutturazione copre comunque interventi che rendono la propria abitazione, o il proprio condominio, più accessibile.
Interventi come:
- allargamento porte con demolizioni di modesta entità
- installazione o sostituzione di ascensore
- sostituzione o nuova installazione di videocitofoni e telecamere
- sostituzione di scalinate interne ed esterne, per modificarne forma, dimensioni o materiali
- installazione o sostituzione di montacarichi
- installazione di sanitari ad hoc (ma solo in concomitanza ad interventi di ristrutturazione di maggiore entità)
- etc.
A fronte però dell’assenza di agevolazioni specifiche, ricordiamo che:
- alcune agevolazioni sono cumulabili: acquistando e installando un montascale si avrà diritto alla detrazione IRPEF al 50% in base al bonus ristrutturazioni più un’ulteriore 19% dalle spese sanitarie (quest’ultima però spetterà solo sull’eventuale parte di spesa eccedente la quota già agevolata con la prima)
- i beni significativi – tra i quali ascensori e montacarichi, infissi esterni e interni, sanitari e rubinetteria da bagni, impianti di sicurezza, etc.- godono dell’IVA ridotta al 10% (per meglio dire un’applicazione ridotta dell’imposta sul valore aggiunto per la prestazione di un servizio).
Incentivi ristrutturazione casa: documenti da inviare all’ ENEA
Qualsiasi sia il bonus o la detrazione alla quale vogliamo accedere, la comunicazione ENEA è obbligatoria.
Va inoltrata da cittadini e imprese che realizzeranno o hanno già iniziato lavori utili a migliorare l’efficienza di un immobile.
Ecco la lista dei documenti da inviare:
- Attestato di Certificazione Energetica scritto e siglato da un tecnico qualificato
- Dichiarazione che attesti un’esecuzione rispettosa dei requisiti previsti per la detrazione fiscale
- Scheda descrittiva dell’intervento eseguito, che nel caso degli impianti avrà un tempo limite di 30 giorni dalla fine dei lavori per essere inviata.
Ecco i documenti tecnici da custodire:
- scheda descrittiva dell’intervento, in formato originale, firmata dal beneficiario e, laddove previsto, dal tecnico abilitato;
- asseverazione redatta da un tecnico abilitato
- schede tecniche dei prodotti, con relativo marchio CE e dichiarazioni di prestazione
- copia dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE).
Oltre quelli amministrativi:
- delibera nella quale l’assemblea approva la realizzazione degli interventi
- ripartizione delle spese in base a tabelle millesimali per i lavori sulle parti comuni nei condomini;
- dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori;
- fatture relative alle spese sostenute;
- ricevute dei bonifici dalle quali si evinca la causale del versamento;
- stampa della comunicazione telematica inviata dall’ENEA riportante il CPID che garantisce la trasmissione della scheda descrittiva dell’intervento.
La procedura è abbastanza semplice, perché bisogna:
- registrarsi al sito dell’ENEA e fare login con le credenziali ottenute;
- inserire i propri dati anagrafici;
- inserire i dati dell’immobile oggetto degli interventi;
- compilare gli allegati richiesti per la tipologia di intervento portato a termine;
- inoltrare la comunicazione ENEA;
- stampare una copia della comunicazione inviata.
Ristrutturazione casa: rivolgiti a professionisti e ristruttura la tua casa
Tutto quanto detto però va svolto entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
In caso di ritardo è possibile rimediare:
- senza sanzioni nel momento in cui non siano ancora trascorsi i 90 giorni
- pagando una penale di 258 euro, una volta trascorsi i 90 giorni.
Anche alla luce di quest’ultimo punto, sarebbe meglio affidarsi a professionisti qualificati e organizzati per la gestione delle varie fasi.
Dalla progettazione alla realizzazione all’adempimento delle questioni burocratiche, noi ci occupiamo di tutto, garantendo a te di guadagnare tempo, di evitare stress e noie, di dare il giusto valore ai tuoi soldi.
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