Materiali isolanti per coibentazione termica: attenzione al rispetto dei criteri minimi ambientali!
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CAM ed accesso al Superbonus 110%: perché è importante stare attenti

Stiamo parlando dell’ormai ben noto Superbonus 110%, un incentivo previsto inizialmente con il DL Rilancio, che consente la possibilità di ottenere una detrazione fiscale pari appunto al 110% sulle spese che si sono sostenute su interventi atti a:
- riqualificare dal punto di vista energetico l’edificio;
- ridurre la classe di rischio sismico.
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Indice contenuti
- Superbonus 110%: i requisiti importanti
- Facciamo chiarezza sui CAM – Criteri Ambientali Minimi
- Coibentazioni termiche, materiali isolanti e rispetto dei Criteri Ambientali Minimi
- Isofor, la schiuma isolante che ti permette di risparmiare davvero
Superbonus 110%: i requisiti importanti
Il Superbonus 110% per molti viene visto come un’occasione imperdibile per effettuare i lavori di ristrutturazione ad un costo pressochè pari a zero, ma è importante sottolineare come la possibilità di accedervi non possa prescindere dal superamento di alcuni paletti e requisiti minimi, in particolare;
- il miglioramento di almeno due classi energetiche, o qualora questo non fosse possibile, la garanzia di raggiungere la classe energetica più alta;
- il rispetto dei cosiddetti CAM, i criteri ambientali minimi, per i materiali utilizzati per le operazioni di ristrutturazione.
Quest’ultimo paletto viene spesso sottovalutato, in quanto, o non se ne è proprio a conoscenza, o si presuppone erroneamente che il materiale utilizzato rientri nei criteri previsti, quando in realtà non è così. Questo è un grave errore da non commettere, perché il rischio è quello di ritrovarsi a dover pagare per intero l’importo di un intervento di riqualificazione, che si supponeva di effettuare praticamente a costo zero!
Facciamo chiarezza sui CAM – Criteri Ambientali Minimi
Con il termine CAM intendiamo i requisiti che garantiscono la sostenibilità ambientale di materiali e modalità di progettazione, oltre alla garanzia della salvaguardia del territorio nel quale vengono inseriti/installati, con conseguente riduzione dell’impatto dell’uomo in una misura accettabile.
Un materiale utilizzato per lavori di riqualificazione e ristrutturazione deve garantire, inoltre, di essere facilmente reperibile sul mercato e di provenire da una linea di produzione facilmente tracciabile e trasparente. Deve mantenere, inoltre, queste caratteristiche di sostenibilità in tutti i passaggi del proprio ciclo di vita, da quando viene prodotto a quando viene utilizzato all’interno di un progetto, fino al suo smaltimento (forse è questo l’aspetto più problematico per molti materiali).
Di conseguenza alcuni materiali risultano essere difficili da considerare all’interno dei seguenti criteri, di conseguenza l’applicazione del Superbonus 110% risulta essere non così immediata come molti credono.
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Coibentazioni termiche, materiali isolanti e rispetto dei Criteri Ambientali Minimi
Questa problematica si ripercuote in particolare in settori come quello delle coibentazioni termiche, uno degli interventi che vengono considerati all’interno dell’agevolazione Superbonus.
La coibentazione degli edifici è importantissima, perché troppi di quelli presenti sul territorio italiano non sono stati costruiti con adeguati criteri di isolamento termico, e molti appartamenti presentano importanti problematiche di dispersione termica che possono essere risolte, o quanto meno minimizzate, con interventi appositi (pensiamo all’installazione di cappotti termici esterni, ma anche alla coibentazione delle pareti interne ed in particolar modo delle intercapedini, utilissima per tutti coloro che vogliono realizzare l’intervento in totale autonomia, senza richiedere permessi specifici).
In questi casi, per poter rientrare all’interno del cosiddetto Superbonus 110%, è necessario che la scelta del materiale isolante rispetti in toto i Criteri Ambientali Minimi. In particolar modo si è stabilito che la loro realizzazione non deve comprendere:
- ritardanti di fiamma;
- agenti espandenti chimici e fisici;
- catalizzatori al piombo;
- composti in buona parte (almeno il 60%) da materiale riciclato o recuperato, se realizzati con lana in vetro.
Il consiglio che possiamo dare a tutti coloro che sono interessati a realizzare un intervento di isolamento termoacustico della propria abitazione è quello di contattare ditte specializzate in questi interventi, così da farsi dire con certezza se il materiale isolante che interessa per l’intervento è certificato CAM e se è soprattutto adatto per le esigenze di quella determinata abitazione (si può isolare una casa in tanti modi, ma è importante farlo in maniera ottimale, con il materiale giusto e con il metodo giusto… nessuna improvvisazione in questi casi!).
ISOFOR, la schiuma isolante che rispetta i CAM
Un esempio interessante è rappresentato da un materiale isolante utilizzato nel settore delle riqualificazioni energetiche da almeno 40 anni, ossia ISOFOR, una schiuma isolante termoacustica ottenuta con una resina ureica apposita, utilizzata soprattutto per la coibentazione delle intercapedini, che spesso al loro interno presentano vuoti anche di diametro importante, colpevoli di generare importanti dispersioni termiche all’interno dell’edificio (in particolare nella stanza dove è presente la parete con al suo interno l’intercapedine).
Per minimizzare la problematica si utilizzano apposite tecniche, come l’insufflaggio di schiume isolanti all’interno dell’intercapedine, che consentono di ottenere un ottimo livello di isolamento termico, recuperando gradi centigradi e risparmiando in bolletta energetica.
Isolamento termoacustico eseguito con applicazione di schiuma ISOFOR
Questo materiale, di cui vi rimandiamo ad approfondimenti più specifici che raccontano le caratteristiche tecniche di ISOFOR, ha ottenuto la certificazione CAM che attesta il rispetto dei criteri minimi ambientali previsti per i materiali isolanti che si vogliono utilizzare nelle procedure di riqualificazione energetica, con successiva richiesta di accesso al Superbonus 110%.
Questo, però, non vuol dire automaticamente che l’accesso all’incentivo fiscale sia immediato, in quanto spetterà al tecnico incaricato di redigere il progetto energetico, di verificare se i risultati che si ottengono con questo sistema di coibentazione termica, consentono di rispettare i valori richiesti dalla normativa sul Superbonus.
Anche per questo il concetto da ribadire è sempre il solito; nessun fai da te, mettetevi nelle mani di veri professionisti del settore e fate verificare a loro il rispetto dei requisiti.
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