Mutuo ristrutturazione: come fare per richiederlo
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È chiaro però che qualsiasi intervento ha dei costi che, a seconda della radicalità, possono pure essere elevati.
Ecco perché esistono dei prestiti studiati appositamente per questo genere di attività: vediamo insieme quali caratteristiche ha un mutuo per la ristrutturazione di una casa.
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Indice contenuti
- Quanto costa ristrutturare casa?
- Come fare per ottenere un mutuo per la ristrutturazione della prima casa?
- Quali sono le caratteristiche del mutuo ristrutturazione?
- Per quali tipologie di ristrutturazione è possibile richiedere un mutuo?
- Richiedi un preventivo e realizza il tuo sogno
Quanto costa ristrutturare casa?
Ovviamente per poter richiedere un mutuo per la ristrutturazione di casa che riesca a coprire tutte le spese necessarie per i lavori è necessario sapere a quanto ammontano questi costi.
Ecco perché la prima cosa da fare è contattare delle aziende edili per farsi sviluppare dei preventivi, tenendo in considerazione che, al di là delle differenze, che possono essere determinate dalla scelta di materiali di fasce economiche diverse, esistono degli interventi “obbligati” che rientrano nella ristrutturazione di una casa “datata”, sia a livello di configurazione (e divisione degli ambienti) che impiantistico.
Vediamo alcuni dei lavori che vengono effettuati durante una ristrutturazione, accanto ai quali abbiamo inserito un range di prezzo che varia a seconda di alcuni fattori, tra i quali la collocazione geografica della casa da ristrutturare:
Lavoro | Costo al mq |
Demolizione pareti | tra 15-30€ al mq |
Acquisto pavimenti | tra 12-140€ al mq |
Posa in opera pavimenti | tra 25-45€ al mq |
Tinteggiatura pareti | tra 10-18€ al mq |
Posa in opera infissi | tra 150-330€ al mq |
Rifacimento impianto idraulico | tra 20-40€ al mq |
Rifacimento impianto elettrico | tra 20-40€ al mq |
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Come fare per ottenere un mutuo per la ristrutturazione della prima casa?
Qualora si decida di sottoscrivere un mutuo ristrutturazione per la prima casa si dovrà innanzitutto scegliere la banca che offre la prospettiva più vantaggiosa.
I tassi di interesse praticati, infatti, sono diversi per ciascuna di esse, per cui come nel caso dei preventivi edilizi succitati, la cosa più saggia è di sondare almeno 3/4 istituti differenti.
Trovato quello che ci concederà la somma richiesta (evinta dal compromesso o promessa di vendita) ai tassi più soddisfacenti, bisognerà preparare tutta la documentazione necessaria:
- i dati anagrafici di chi fa richiesta di mutuo (o di tutte le persone a cui sarà intestato);
- l’attuale residenza;
- l’attuale situazione abitativa (in affitto, presso terzi o in casa di proprietà);
- il nucleo familiare e la sua composizione (età, figli, reddito, persone a carico);
- l’occupazione attuale (lavoratore autonomo o dipendente);
- il reddito netto (annuale e mensile);
- i debiti in attivo.
Questa documentazione serve a dimostrare il soddisfacimento dei requisiti richiesti:
- l’età: non inferiore ai 18 anni compiuti;
- la cittadinanza: è necessario essere cittadini italiani residenti in Italia o cittadini di Stati membri appartenenti alla Comunità Europea (se extra Comunitari è necessaria la regolare residenza in Italia);
- il reddito: tramite l’istruttoria la banca verificherà che la rata, interessi compresi, non superi un terzo del reddito mensile prodotto dal richiedente, e che l’immobile costituisca un’adeguata garanzia;
- l’affidabilità del richiedente.
A questa documentazione si affiancano le informazioni riguardanti l’abitazione: superficie totale dell’immobile, anno di costruzione, numero di piani del palazzo, e inoltre:
- il preventivo delle imprese che effettuano il lavoro;
- i documenti catastali;
- la copia degli abilitativi urbanistici;
- il progetto autorizzato dal comune corredato di DIA della ditta che eseguirà gli interventi in caso di lavori di manutenzione straordinaria (a meno che non si tratti di ristrutturazioni di grandi opere che richiedono una specifica concessione edilizia comunale);
- il computo metrico-estimativo.
Chiaramente poi ogni banca può avere procedure diverse e richiedere ulteriori aggiunte.
Così come diverso può essere l’importo finanziato: in alcuni casi fino all’80%.
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Quali sono le caratteristiche del mutuo per una ristrutturazione?
Cambia l’ammontare dei tassi di interesse a seconda delle banche, così come cambia la tipologia dei mutui.
È infatti possibile sottoscrivere un mutuo a tasso fisso o a tasso variabile.
La differenza è presto detta: il tasso fisso resta stabile per tutta la sua durata, quello variabile prevede eventuali riduzioni dei tassi di interesse, ma al contempo altrettanto eventuali aumenti.
La logica farebbe supporre che sia meglio il primo che il secondo; tuttavia le eccezioni sussistono.
Una prima considerazione riguarda l’importanza del tasso nei primi anni di vita del mutuo: è infatti quando il debito è maggiore che esso esplica il maggiore effetto.
ESEMPIO:
Un mutuo ventennale di 100.000€ con un tasso del 6% nei primi 10 anni e del 4% nei dieci successivi, produrrà una spesa per interessi di 64.373€.
Lo stesso mutuo con un 4% nei primi dieci anni e un 6% nei restanti produce interessi per 52.456€, cioè 11.917 in meno (quasi 1/4 della spesa!).
Quindi un tasso contenuto nei primi anni di vita del mutuo determinerà un vantaggio così consistente da compensare anche aumenti significativi nelle fasi successive.
Un’altra osservazione riguarda l’andamento del debito residuo a tassi diversi: con tassi più bassi il capitale si riduce più in fretta.
Per tutta la durata del rimborso il capitale residuo del mutuo al 4% seguirà una curva più favorevole all’utilizzatore, con una differenza di oltre 4.000€ tra l’ottavo e il quindicesimo anno. Nonostante una rata più bassa.
È ciò è importante per due motivi.
Il primo: in caso di anticipata estinzione costerà meno liquidare il mutuo con il tasso inferiore.
Il secondo: il “ritardo” nell’ammortamento del capitale produrrà un aggravio della spesa per interessi.
In termini pratici: è bene approfittare del mutuo a tasso variabile quando si presenta con un costo originario molto più basso di quello a tasso fisso.
Differenza nell’ammontare, differenza nell’entità dei tassi, e differenze pure nella durata del mutuo per ristrutturare casa: solitamente si va dai 5 ai 25 anni, ma si può arrivare anche a 30, come per l’acquisto casa.
Per quali tipologie di ristrutturazione è possibile richiedere un mutuo?
Sono soggetti a mutuo tutti gli interventi classificabili come:
- manutenzione ordinaria: opere di riparazione, rinnovamento o sostituzione delle finiture, quali tinteggiature, impermeabilizzazioni, verniciature, etc.;
- manutenzione straordinaria: interventi concernenti la modifica finalizzata a rinnovare o sostituire parti anche strutturali degli edifici, ivi compresa la realizzazione e l’integrazione di servizi igienico sanitari e tecnologici (a titolo esemplificativo: il consolidamento dei solai o delle scale, la demolizione e ricostruzione di pareti divisorie, il consolidamento delle fondazioni, etc.);
- grandi opere: lavori di realizzazione di un progetto edilizio eseguito dal progettista con l’obiettivo di modificare l’aspetto della casa, di ampliarla etc.
In conclusione, non è detto che l’importo di un rifacimento debba necessariamente scoraggiarci, potendosi ricorrere alla richiesta di un mutuo per ristrutturare casa…
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