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Pavimenti in microcemento: tutto quello che c’è da sapere e come trovare l’azienda giusta
Dotato di grande versatilità, il microcemento è entrato di diritto nella ristrutturazione non solo di locali commerciali e grandi superfici come centri sportivi, edifici industriali, alberghi e ristoranti, ma anche delle case private.
Conquistando il primato di una delle soluzioni più attuali e moderne in fatto di pavimentazioni.
Conosciamo più da vicino questo materiale, i suoi utilizzi, i vantaggi, i costi, e tutte le informazioni utili…
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Indice contenuti
- Pavimenti in microcemento: composizione e applicazione
- Tipi di microcemento
- Pavimento in microcemento: prezzi
- Microcemento: pro e contro
- Differenza tra microcemento e resina
- Pavimenti in microcemento: come richiedere un preventivo
Pavimenti in microcemento: composizione e applicazione
Si tratta di un materiale a base cementizia che, addizionato con resine a base d’acqua, additivi e pigmenti minerali, può essere applicato su una moltitudine di superfici verticali e orizzontali grazie alla sua grande adesione.
Il che significa che è adoperabile sia come pavimento che come rivestimento.
Applicabile anche su scale, soffitti, piscine e persino mobili.
Un rivestimento continuo, privo di giunture e fughe, adatto sia agli spazi esterni che a quelli interni.
Per di più, la possibilità di applicarlo direttamente sul materiale esistente (piastrelle, cartongesso, piastrelle, marmo, terrazzo o gesso), facilita la posa, regalando uno spessore di soli 3 millimetri.
Insomma, una scelta pratica, sicura, facile da porre in opera e altamente personalizzabile in termini di effetti e colori.
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Tipi di microcemento
Proprio perché le applicazioni sono molteplici, diverse sono le tipologie esistenti di microcemento:
- bicomponente: è il microcemento tradizionale e il più usato, composto da cemento e resina, caratterizzato da un’ampia varietà di finiture e possibilità di applicazioni su un’infinità di superfici
- monocomponente: composto da cemento e acqua, facilita la preparazione delle miscele, minimizza i possibili errori e riduce i costi di trasporto e stoccaggio
- microcemento per piscine: anche in questo caso si tratta di un prodotto bicomponente, ma sviluppato specificamente per superfici a contatto permanente con l’acqua, perché dotato di notevole resistenza all’immersione
- pronto all’uso: si tratta di un materiale acrilico dalle finiture naturali
- epossidico: si ottiene addizionando cemento e resina epossidica, viene usato come rivestimento continuo per pavimenti e pareti interne, che si distingue per la straordinaria durezza, l’eccellente resistenza all’abrasione e al calpestio, e una maggiore impermeabilità rispetto ai sistemi di microcemento convenzionali.
Diverse anche le finiture ottenibili, che dipendono dalle texture e dalle vernici o dai sigillanti utilizzati, che ne determinano l’aspetto.
Infatti, trattandosi di un materiale poroso, è necessario applicare al microcemento una vernice o un sigillante che lo protegga dallo sporco e che possa rendere impermeabile la superficie da rivestire.
Tra le finiture:
- opaca: conferisce un aspetto molto naturale al rivestimento, e attenua leggermente il tono del colore
- super opaca: ideale quando si cerca una finitura senza lucidità
- satinata: a metà tra la finitura opaca e quella lucida, conferisce un aspetto molto moderno
- lucida: migliora e ravviva il colore, con un effetto marmorizzato.
Pavimento in microcemento: prezzi
Dovendo fornire un prezzo indicativo, i pavimenti in microcemento vanno dai 55 ai 60 € al metro quadrato a cui vanno aggiunti 15–20 € per i lavori di manodopera precedenti e successivi alla posa.
Sul costo influiscono poi la finitura richiesta, i mq (paradossalmente al di sotto dei 100 mq il buon rapporto qualità/prezzo comincia a decrescere) e lo stato di conservazione dello strato sottostante.
Ricordiamo infatti che posandosi sulla pavimentazione precedente, non vengono prodotte macerie, il cui smaltimento ha un impatto non indifferente sul costo complessivo degli interventi di ristrutturazione.
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Microcemento: pro e contro
Cominciamo dai pregi delle pavimentazioni in microcemento:
1) la praticità: il pavimento si mette in posa semplicemente stendendolo sul massetto oppure su una pavimentazione già esistente; inoltre la fruizione sarà possibile già dal giorno seguente la posa; per giunta è possibile evitare di ridimensionare porte o finestre perché lo spessore finale non supera i 3 millimetri
2) la versatilità: è perfetto sia per gli interni che per gli esterni; può essere applicato su superfici ruvide, molto lisce o addirittura irregolari; si impiega anche per pareti, tetti o strutture curve, creando una continuità estetica dal sapore accentuatamente contemporaneo
3) l’igienicità, soprattutto in ambienti come il bagno, il bordo piscina o la camera dei bambini, ma anche in cucina: l’assenza di fughe o intercapedini semplifica la pulizia, evitando la sedimentazione della sporcizia come avviene nelle fessure tra una mattonella e un’altra
4) la resistenza: questi pavimenti sono capaci di sopportare con facilità l’usura quotidiana, sono impermeabili e resistenti agli agenti chimici dei detergenti per pavimenti più comuni sul mercato
5) l’impermeabilità: si tratta di una soluzione particolarmente adatta in bagno, perché la mancanza di fughe li rende quasi inattaccabili dalla penetrazione dell’acqua
6) la manutenzione: l’unica accortezza consiste nell’applicazione di un velo di cera opaca o lucida, una o al massimo due volte l’anno; per il resto, è sufficiente una normale pulizia con prodotti detergenti comuni a PH neutro
7) l’estetica: come visto la varietà di colori e lavorazioni disponibili è infinita, per cui si possono creare velature delicate, effetti lucidi o estremamente materici, superfici spatolate, nuvolate, minimal o grezze, in tinte pastello, lucide, chiare, scure o neutre, oppure è possibile persino inserire sotto lo strato impermeabile trasparente una decorazione realizzata con mosaico o con altri materiali idonei
8) la lunga durata: questo materiale non subisce alcuna alterazione se posato per bene, con una durata stimata di almeno 30 anni, purché si effettui come già detto un’adeguata manutenzione
9) l’ecologicità: grazie alla sua formula a base d’acqua, è eco-compatibile, permettendo la realizzazione di pavimenti in linea con le normative europee.
Passiamo adesso ai difetti:
1) la posa in opera non può essere effettuata con fai-da-te, ma va necessariamente affidata a dei professionisti
2) nonostante sia, come detto, decisamente duraturo, qualora sia necessaria una resistenza all’usura eccelsa, sarebbero da prediligere altri materiali, come ad esempio la resina industriale o il cemento tradizionale
3) in caso di danneggiamento non basta operare soltanto sul danno come accade per un pavimento a piastrelle (a meno che non sia minimo), ma è necessaria una nuova posatura completa.
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Differenza tra microcemento e resina
Nonostante si tratti di due pavimenti apparentemente molto simili, la differenza esiste, ed è nella composizione.
Il pavimento in resina è a base epossidica, ovvero chimica.
Si caratterizza per un effetto lucido e plastico.
Col tempo può tendere all’ingiallimento.

Quello in microcemento, invece, è a base cementizia, si caratterizzano per una maggiore matericità e un effetto più naturale.
Non è soggetto a ingiallimento e può essere usato per ricoprire non solo il pavimento, come nel caso dei rivestimenti in resina, ma anche le superfici verticali e i soffitti.
Si ottiene miscelando elementi cementizi e polimeri liquidi, che una volta mescolati assumono la consistenza di una malta morbida.
Questa va accuratamente miscelata a mano o tramite trapano elettrico prima di ogni posa.

Pavimenti in microcemento: come richiedere un preventivo
Accennando ai (pochi) difetti dei pavimenti in microcemento si è detto che, ancora una volta, la posa in opera rappresenta un momento cruciale, giacché solo se eseguita a dovere regalerà loro lunga vita.
Assolutamente sconsigliabile, invece, il fai-da-te.
Non a caso esistono dei corsi, riservati solo ai professionisti del settore edile, per formarsi a questo mestiere, perché solo la formazione continua è la base per ottenere i migliori risultati possibili.
Corsi nei quali si apprenderanno: le diverse tecniche a seconda del tipo di rivestimento decorativo e della superficie o del supporto da rivestire; consigli sulla preparazione, l’applicazione, la sigillatura e la manutenzione del microcemento e di altre finiture decorative.
Ma dove trovare professionisti all’altezza?
Sicuramente, tra quelli che fanno parte del nostro network…
Ci trovate in tutta Italia:
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