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Marzo 30, 2023 da Redazione

Rifacimento facciata

Rifacimento facciata: perché rifarla, quanto costa e come ottenere le detrazioni fiscali

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Restauro facciate: tutto quello da saperePer migliorare lo stato della propria abitazione è utile investire sul rifacimento della facciata, un intervento di ristrutturazione che si rende necessario per due semplici motivi: il primo, quello più d’impatto, riguarda il miglioramento dell’aspetto estetico dell’edificio; il secondo, molto importante, riguarda il miglioramento dal punto di vista energetico, permettendo un risparmio sulla spesa energetica per nulla indifferente.

 
 

    Indice contenuti

  • Quanto costa rifare la facciata esterna?
  • In quali casi è necessario ristrutturare la facciata?
  • Ogni quanto andrebbe ristrutturata la facciata esterna?
  • Tipologie di intervento per il rifacimento della facciata esterna: lavori di riparazione, restauro e rinnovamento estetico
  • Materiali per il rifacimento della facciata esterna: caratteristiche, vantaggi e svantaggi
  • Rifacimento facciata con cappotto termico
  • Quali sono le autorizzazioni necessarie per rifare la facciata?
  • Agevolazioni fiscali per la ristrutturazione della facciata esterna
  • Manutenzione e cura della facciata esterna: come preservare l’edificio
  • Domande frequenti sul rifacimento della facciata esterna
  • Vuoi richiedere un preventivo per il rifacimento della facciata?
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Quanto costa rifare la facciata esterna?

La prima domanda che si pongono tutti è quale sia il costo per il rifacimento della facciata, tuttavia è bene mettere in chiaro che il costo dei lavori di rifacimento della facciata esterna di un edificio può variare notevolmente a seconda di alcuni fattori come le dimensioni dell’edificio, la complessità del lavoro ed i materiali utilizzati. 

È possibile comunque fornire una stima dei prezzi medi al metro quadro per le fasi del lavoro, perciò nella tabella che segue sono mostrati i costi stimati per i diversi tipi di interventi che possono essere necessari per ristrutturare la facciata.

Lavoro Costo stimato al mq
Costo ponteggio da 20 a 50€
Demolizione intonaco e parti deteriorate da 15 a 30€ al mq
Pulizia facciata da 5 a 10€ al mq
Rifacimento intonaco da 25 a 60€ al mq
Guaina impermeabilizzante x facciata da 10 a 25€ al mq
Isolamento con cappotto termico da 80 a 100€ al mq
Tinteggiatura facciata da 15 a 30€ al mq

Non è semplice stabilire un prezzo medio per il rifacimento della facciata, dal momento che i lavori da fare possono essere molto diversi e tutto dipende dalla condizione di partenza della facciata.

È possibile infatti che nel processo di rifacimento della facciata possano essere necessari altri lavori come il ripristino della muratura, la sostituzione di finestre e porte, la sostituzione delle grondaie, il rifacimento della pavimentazione esterna, che avranno ovviamente dei costi aggiuntivi. 

È quindi fondamentale valutare caso per caso per capire quale sarà l’effettivo costo al metro quadro per la propria abitazione; moltissimo dipenderà anche dal bisogno o meno di montare un ponteggio.

Nel caso in cui il ponteggio si rendesse necessario, il complessivo costo per il rifacimento della facciata non potrà ovviamente che crescere.

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In quali casi è necessario ristrutturare la facciata?

Innanzitutto è fondamentale partire dicendo che la facciata esterna di un edificio svolge un ruolo fondamentale nell’aspetto e nella funzionalità di una struttura: essa protegge infatti l’interno dell’edificio dalle intemperie, dai danni causati dall’inquinamento e dall’infiltrazione dell’acqua, ma anche rappresenta la carta d’identità dell’edificio stesso.

Sono quindi diversi i casi in cui bisogna intervenire ed investire sul rifacimento della facciata esterna.

Nei casi meno gravi si interveiene per cambiare l’intonaco al comparire di crepe e sfaldature, ma il lavoro di ristrutturazione si può rendere necessario anche per mettere in sicurezza l’edificio e per effettuare la riparazione di danni che la facciata può avere subìto nel tempo.

Se si nota che l’intonaco è rotto e che alcuni pezzi si staccano è il momento di intervenire prima che la situazione peggiori e che il rifacimento della facciata diventi più complesso, lungo e costoso.

Lo stesso discorso vale se si osservano delle macchie di umidità, di muffa, di alghe o degli eccessivi depositi di sporco, appunto perchè come si diceva poc’anzi non solo la facciata ha un impatto visivo fondamentale, ma è importante anche per la sicurezza dell’edificio e dei propri abitanti.

Inoltre, se si nota un aumento dei consumi energetici o una riduzione dell’isolamento termico dell’edificio, è bene controllare la facciata perchè in questi casi è possibile che non sia più in grado di svolgere adeguatamente la sua funzione protettiva, o che le tecniche costruttive utilizzate siano obsolete rispetto alle nuove normative edilizie.

Non dimentichiamoci infine che il rifacimento della facciata è un’opportunità per migliorare l’aspetto estetico dell’edificio, per adeguarlo ai nuovi gusti e alle nuove tendenze architettoniche, o per restituirgli il suo splendore originario, soprattutto se si tratta di un edificio storico o di pregio artistico.

In ogni caso, il rifacimento della facciata esterna di un edificio richiede una corretta valutazione tecnica ed economica, al fine di garantire la qualità e la durabilità dei lavori e la sicurezza dell’edificio stesso.

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Ogni quanto andrebbe ristrutturata la facciata esterna?

La frequenza con cui dovrebbe essere ristrutturata la facciata esterna di un edificio dipende da diversi fattori, quali ad esempio:

  • L’età dell’edificio;
  • Le condizioni climatiche;
  • L’esposizione solare;
  • Le tecniche costruttive utilizzate;

In generale, gli esperti del settore consigliano di effettuare un controllo periodico della facciata esterna mediamente ogni 5-10 anni per poter valutare eventuali problemi o la necessità di interventi di manutenzione straordinaria nel caso in cui dovessero verificarsi danni o eventi particolari.

È bene considerare, comunque, che se l’edificio si trova in una zona particolarmente esposta alle intemperie, come vicino al mare o in montagna, o se l’edificio ha subito danni a seguito di eventi atmosferici o di cause accidentali, può essere necessario intervenire prima del previsto.

Per quanto riguarda la durata dei lavori di rifacimento, essa dipende dalle condizioni iniziali della facciata.

Se si interviene su una facciata esterna in buone condizioni, i lavori di ristrutturazione possono essere portati a termine in meno di una settimana, se invece la facciata è davvero in condizioni pessime, possono essere necessarie anche due/tre settimane per concludere tutto.

Infine è doveroso dire che se l’edificio in questione ha una certa rilevanza storica o pregio artistico, gli interventi di manutenzione e restauro andranno programmati a intervalli regolari per preservarne il valore storico-artistico . In ogni caso è sempre importante affidarsi a professionisti qualificati per valutare lo stato della facciata e individuare gli interventi necessari per garantirne la durabilità e la sicurezza nel tempo.

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Tipologie di intervento per il rifacimento della facciata esterna: lavori di riparazione, restauro e rinnovamento estetico

Il rifacimento della facciata esterna di un edificio può essere effettuato attraverso diverse tipologie di intervento a seconda dello stato di conservazione della facciata stessa e degli obiettivi che si intendono raggiungere.

Innanzitutto, se la facciata presenta piccole imperfezioni o danni, è possibile effettuare dei lavori di riparazione che prevedono quindi la sostituzione o la riparazione di elementi specifici della facciata come ad esempio intonaco, cornicioni o finestre; in questo modo si possono risolvere eventuali problematiche senza intervenire sull’intera facciata.

Se invece la facciata ha subito un degrado significativo nel corso del tempo, sarà necessario ricorrere ad un intervento di restauro vero e proprio.

Il restauro prevede la riparazione e la sostituzione degli elementi danneggiati con materiali e tecniche di lavorazione che rispettano l’aspetto originale della facciata, permettendo di riportarla all’aspetto originale salvaguardandone allo stesso tempo il valore storico.

Infine, se l’obiettivo è rinnovare l’aspetto estetico della facciata, è possibile intervenire con un intervento apposito, che prevede l’utilizzo di materiali innovativi e tecnologie avanzate per rinnovare la facciata migliorandone anche le prestazioni termiche e acustiche.

Un professionista esperto saprà sicuramente come aiutare a scegliere la tipologia di intervento più adatta alle esigenze specifiche dell’edificio.

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Materiali per il rifacimento della facciata esterna: caratteristiche, vantaggi e svantaggi

La scelta dei materiali per il rifacimento della facciata esterna di un edificio è un aspetto molto importante che deve essere valutato con cura per garantire un risultato estetico piacevole ed un risultato funzionale di alta qualità.

Esistono numerosi materiali tra cui scegliere, ognuno con le sue caratteristiche, i suoi pro ed i suoi contro, vediamone quindi alcuni:

  • Intonaco: è uno dei materiali più utilizzati per il rifacimento della facciata esterna, perchè è un materiale è molto versatile che consente di ottenere una vasta gamma di effetti estetici. L’intonaco ha anche un’ottima resistenza agli agenti atmosferici e al fuoco, ma può essere soggetto a crepe e scrostature.
  • Pietra naturale: è un altro materiale comunemente utilizzato, in grado di offrire un aspetto estetico elegante e duraturo. Tuttavia la pietra è un elemento costoso che richiede una manutenzione regolare.
  • Vetro: l’utilizzo di questo materiale è un’opzione moderna ed innovativa per il rifacimento della facciata esterna. Il vetro offre un’eccellente illuminazione naturale, ma richiede anche una pulizia regolare e può essere soggetto a problemi di isolamento termico.
  • Legno: forse uno dei materiali più popolari per il rifacimento della facciata esterna. Offre un aspetto naturale e caldo, ma richiede anche una manutenzione costante per evitare la formazione di muffe e funghi.
  • Pannelli in metallo: sono una scelta popolare per i loro vantaggi in termini di resistenza, durata e manutenzione, tuttavia l’installazione può essere costosa e richiede una cura particolare per evitare problemi di corrosione.

La scelta dei materiali, lo ripetiamo, dipende moltissimo dalle esigenze specifiche dell’edificio, dal budget a disposizione e dall’aspetto estetico desiderato. Un professionista esperto può aiutare a scegliere il materiale giusto per ogni situazione, tenendo conto delle caratteristiche specifiche dei materiali e dei vantaggi e svantaggi di ognuno.

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Rifacimento facciata con cappotto termico

Il rifacimento della facciata può rappresentare l’occasione ideale per migliorare l’isolamento termico complessivo dell’edificio e ridurre i consumi energetici.

Il cappotto termico è un sistema di isolamento a cappotto che prevede l’applicazione di uno strato isolante sulla superficie esterna delle pareti dell’edificio, seguito dall’applicazione di uno strato di finitura estetica. 

Grazie all’applicazione di questi particolari elementi prefabbricati di materiale isolante, sarà possibile gestire al meglio la temperatura interna dell’abitazione, evitando la dispersione di calore verso l’esterno in inverno ed impedendo il surriscaldamento degli ambienti interni nei mesi estivi, riducendo in questo modo la spesa energetica complessiva; inoltre, il cappotto termico riduce l’umidità interna dell’edificio, prevenendo la formazione di muffe e condense.

Se si è intenzionati a migliorare l’efficienza energetica della propria casa, procedere alla posa del cappotto termico contestualmente al rifacimento della facciata potrebbe essere un’idea vantaggiosa, tuttavia questo doppio intervento richiede una valutazione tecnica accurata e l’impiego di materiali di alta qualità per garantire la durabilità del sistema nel tempo.

In particolare è importante scegliere l’isolante più adatto alle esigenze dell’edificio, tenendo conto della zona climatica in cui si trova e delle caratteristiche dell’edificio stesso, valutandone anche la finitura estetica, che può essere realizzata con diversi materiali come il mattone, la pietra, il legno o l’intonaco in base alle esigenze e ai gusti del proprietario.

Il rifacimento della facciata con il cappotto termico offre diversi vantaggi, tra cui un notevole risparmio sui costi di riscaldamento e di raffreddamento dell’edificio, una maggiore comfort abitativo, un aumento del valore immobiliare dell’edificio stesso e un minor impatto ambientale. 

Se svolti in contemporanea, inoltre, il doppio intervento risulterà essere vantaggioso perché consentirà di sfruttare i ponteggi e le attrezzature per due lavori contemporaneamente, evitando così una doppia spesa, e sottoporrà inoltre la struttura dell’abitazione ad uno stress minore, il che rappresenta un ulteriore vantaggio.

restauro facciata e posa cappotto termico

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Quali sono le autorizzazioni necessarie per il rifacimento della facciata?

Per avviare i lavori, sono necessarie specifiche autorizzazioni che permettono il rifacimento della facciata.

Affidandosi ad una ditta specializzata non ci si dovrà preoccupare delle documentazione, dal momento che saranno gli stessi professionisti che prenderanno in carico il lavoro ad occuparsi delle autorizzazioni. In ogni caso è comunque buona norma conoscere i documenti di cui si ha bisogno affinché il lavoro di ristrutturazione della facciata esterna possa essere considerato in regola.

Ecco quindi un elenco dei principali permessi e delle principali autorizzazioni necessarie per procedere al rifacimento della facciata di un edificio nel 2023 a seconda di diverse eventualità:

  • Permesso di costruire: se il rifacimento della facciata comporta la modifica della volumetria dell’edificio, come l’aggiunta di balconi o terrazzi, è necessario richiedere il permesso di costruire al Comune.
  • Autorizzazione paesaggistica: se l’edificio si trova in un’area protetta o in un centro storico, è necessario richiedere l’autorizzazione paesaggistica alla Soprintendenza dei Beni Culturali.
  • Concessione edilizia: se il rifacimento della facciata comporta l’occupazione di suolo pubblico per l’allestimento di ponteggi o per la posa dei materiali di costruzione, è necessario richiedere la concessione edilizia al Comune.
  • Autorizzazione alla pubblicità: se il rifacimento della facciata prevede la posa di insegne pubblicitarie o di altri elementi decorativi, è necessario richiedere l’autorizzazione alla pubblicità al Comune.
  • Autorizzazione all’installazione di ponteggi: se il rifacimento della facciata richiede l’allestimento di ponteggi, è necessario richiedere l’autorizzazione all’installazione di ponteggi al Comune e alla Polizia Locale.
  • Autorizzazione al transito di mezzi pesanti: se il rifacimento della facciata prevede l’utilizzo di mezzi pesanti per il trasporto dei materiali di costruzione, è necessario richiedere l’autorizzazione al transito di mezzi pesanti al Comune e alla Polizia Locale.
  • Autorizzazione alla chiusura temporanea di strade: se il rifacimento della facciata comporta la chiusura temporanea di strade o di marciapiedi, è necessario richiedere l’autorizzazione alla chiusura temporanea di strade al Comune e alla Polizia Locale.

Inoltre, sempre a seconda della tipologia di intervento che si ha bisogno di effettuare, per avviare i lavori sarà necessario presentare la CILA o la SCIA, due tipologie di segnalazioni che permettono di avviare rapidamente dei lavori di ristrutturazione o di manutenzione su un edificio senza dover richiedere specifiche autorizzazioni amministrative, acronimi rispettivamente di Comunicazione Inizio Lavori Asservata e di Segnalazione Certificata di Inizio Attività.

  • La CILA viene utilizzata per interventi di manutenzione ordinaria, come piccoli interventi di riparazione o di sostituzione di parti dell’edificio che non comportano modifiche alla volumetria o alla destinazione d’uso dell’immobile. Questa comunicazione può essere presentata dall’interessato direttamente all’ufficio tecnico del Comune, previo parere di un tecnico abilitato.
  • La SCIA, invece, viene utilizzata per interventi di manutenzione straordinaria e per interventi di ristrutturazione che non comportano modifiche alla destinazione d’uso dell’immobile. La SCIA può essere presentata all’ufficio tecnico del Comune, previo parere di un tecnico abilitato. In alcuni casi, come per interventi di ristrutturazione che comportano modifiche alla volumetria dell’edificio, la SCIA deve essere corredata da una relazione tecnica.

La scelta tra CILA e SCIA dipende dalle caratteristiche dell’intervento da effettuare e dalle normative vigenti in materia urbanistica e edilizia del Comune in cui si trova l’immobile.

Inoltre, nel caso in cui ai lavori di rifacimento dovessero prendere parte due o più imprese esecutrici, sarà necessario comunicare agli organi territoriali competenti la notifica preliminare, la quale dovrà essere allegata alla CILA o alla SCIA; l’obbligo della notifica preliminare resta valido sia nel caso in cui le imprese esecutrici operino in contemporanea, sia nel caso in cui operino in successione.

È importantissimo verificare con attenzione tutte le autorizzazioni necessarie al fine di evitare sanzioni amministrative e ritardi nell’esecuzione dei lavori. 

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Agevolazioni fiscali per la ristrutturazione della facciata esterna

Poichè la ristrutturazione della facciata esterna di un edificio può essere un intervento costoso, il Governo italiano ha approvato diverse agevolazioni fiscali per la ristrutturazione della facciata che possono rendere più conveniente affrontare questo tipo di intervento.

Se utilizzati nella maniera corretta, questi benefici fiscali possono portare il costo del rifacimento della facciata esterna a ridursi considerevolmente, dando la possibilità di migliorare l’aspetto estetico e la sicurezza dell’edificio spendendo una cifra contenuta.

In particolare, l’agevolazione fiscale più importante è rappresentata dalla detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per lavori di ristrutturazione edilizia; questa detrazione può essere richiesta per interventi di manutenzione straordinaria e di restauro edilizio, compresi quelli riguardanti la facciata esterna dell’edificio.

Inoltre, per incentivare l’efficienza energetica degli edifici, è possibile usufruire di una detrazione fiscale del 65% per interventi di riqualificazione energetica che includono anche l’installazione di un cappotto termico sulla facciata esterna; questa detrazione è stata prorogata fino al 31 dicembre 2023 e può essere richiesta sia da privati che da imprese.

Inoltre, ci sono anche agevolazioni fiscali per la riqualificazione urbana, come l’ecobonus e il bonus facciate, che prevedono incentivi per interventi di riqualificazione estetica degli edifici e di miglioramento delle prestazioni energetiche dell’involucro edilizio.

Per poter usufruire di queste agevolazioni fiscali, è importante seguire scrupolosamente tutte le norme e le procedure previste dalla legge, presentando tutte le dichiarazioni e i documenti richiesti, prestando inoltre molta attenzione alle scadenze, in quanto le agevolazioni fiscali sono spesso soggette a termini temporali precisi.

Le agevolazioni fiscali rappresentano quindi un’opportunità importante per chi deve affrontare la ristrutturazione della facciata esterna di un edificio, rendendo più accessibile l’investimento necessario per migliorare l’aspetto e le prestazioni dell’immobile.

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Manutenzione e cura della facciata esterna: come preservare l’edificio

La manutenzione e la cura della facciata esterna sono fondamentali per preservare l’investimento a lungo termine e mantenere la bellezza e l’integrità dell’edificio.

È importante, oltre a controllare periodicamente lo stato della facciata per rilevare eventuali segni di danni, crepe, infiltrazioni d’acqua e altre anomalie, disporre di un programma regolare di pulizia e manutenzione che includa la rimozione di sporco, polvere e altri materiali che possono accumularsi sulla superficie della facciata.

Anche per la manutenzione della facciata esterna il consiglio è quello di rivolgersi a professionisti qualificati e specializzati che dispongano degli strumenti e delle conoscenze necessarie per eseguire il lavoro in modo efficace e sicuro e sappiano scegliere i prodotti di pulizia e manutenzione giusti per la superficie della facciata, evitando prodotti troppo aggressivi che potrebbero danneggiare i materiali.
Insomma, una corretta manutenzione e cura della facciata esterna è essenziale per mantenere l’investimento a lungo termine e garantire la bellezza e l’integrità dell’edificio.

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Domande frequenti sul rifacimento della facciata esterna

1) Come si ripartiscono le spese per il rifacimento della facciata?

Le spese per il rifacimento della facciata di un edificio sono generalmente ripartite tra tutti i proprietari delle unità immobiliari presenti, e la ripartizione dipende solitamente dalla percentuale di proprietà di ciascuno o in base all’utilizzo delle parti comuni dell’edificio.

2) Cosa si intende per rifacimento facciata?

Con rifacimento della facciata si intende il processo di rinnovamento, riparazione o sostituzione degli elementi che compongono la superficie esterna di un edificio, come il ripristino della muratura, l’installazione di isolamenti termici o acustici, la riparazione delle crepe e la tinteggiatura.

3) Chi paga il rifacimento della facciata?

Il rifacimento della facciata di un edificio viene pagato da tutti i proprietari delle unità immobiliari presenti nell’edificio, in base alla percentuale di proprietà di ciascuno. Questa percentuale può essere stabilita in base alle quote millesimali o al regolamento condominiale.

4) Quanto costa il rifacimento di una facciata?

Il costo del rifacimento di una facciata dipende da vari fattori come le dimensioni dell’edificio, il suo stato di conservazione, i materiali utilizzati, la complessità dei lavori e la zona geografica, ma in generale può variare da alcune decine di migliaia fino a centinaia di migliaia di euro.

5) Qual è la maggioranza per il rifacimento facciata di condominio?

La maggioranza necessaria per deliberare il rifacimento della facciata di un condominio può variare; in genere per le decisioni ordinarie è necessaria almeno la metà del valore dell’edificio. Per le decisioni straordinarie, è invece necessaria la maggioranza dei due terzi del valore dell’edificio.

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Vuoi richiedere un preventivo per il rifacimento della facciata?

Con le informazioni che ti abbiamo fornito fino a questo momento puoi avere un’idea dei costi e di tutto quello che è necessario mettere in conto quando si decide di rifare la facciata esterna.

Farsi seguire da un’impresa specializzata, come Costo ristrutturazione casa, è la scelta migliore perché non dovrai occuparti di nessun aspetto burocratico e quello che dovrai fare sarà semplicemente attendere la fine dei lavori.

Il primo passo è quello di richiedere un preventivo, cliccando sul bottone arancione, e lasciare qualche informazione così da poterti ricontattare il prima possibile e darti tutte le informazioni, più dettagliate possibili, sul rifacimento della tua facciata!

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