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Basti pensare che, se in un progetto di ristrutturazione bagno è previsto lo spostamento dei sanitari, questo implica anche una revisione dell’ impianto idraulico, che a sua volta renderà necessario intervenire pure su pavimenti e rivestimenti che andranno smantellati e riposati.
In buona sostanza, a meno che non si propenda per un rinnovo blando e superficiale, spesso e volentieri rinnovare il bagno comporta cambiamenti notevoli. è lecito quindi chiedersi quanto costa rifare un bagno, quale budget bisogna prevedere per il rifacimento di un bagno di 4 mq, quali elementi analizzare per giudicare se un preventivo di spesa per restaurare il bagno sia o meno conveniente e possa essere preso in considerazione. Insomma la ristrutturazione bagno pone diversi quesiti, che in questa guida cercheremo di dare risposta.
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Indice contenuti
- In cosa consistono i lavori di ristrutturazione bagno
- Quanto costa ristrutturare un bagno
- Le detrazioni fiscali previste quando si ristruttura un bagno
- Un occhio ai materiali coi quali ristrutturare un bagno
- Esempi di bagni ristrutturati con marmo, legno e pietra
- Come ristrutturare un bagno piccolo
- Come ristrutturare un bagno lungo e stretto
- Ristrutturazione del bagno: tre soluzioni con rispettivi costi
- Idee per risparmiare nella ristrutturazione de bagno: dal cambiare solo i sanitari al giocare con la luce, passando per il riciclo del mobilio
- Come organizzare la ristrutturazione del bagno: consigli per minimizzare i disagi
- Bagno per disabili
- A quale azienda affidare il rifacimento del proprio bagno
- FAQ ristrutturazione bagno costi
In cosa consistono i lavori di ristrutturazione bagno
Un intervento di ristrutturazione bagno completo prevede che si attui innanzitutto una demolizione effettuata dall’ impresa edile che:
- chiude le chiavi di arresto dell’acqua
- sigilla bagno e stanze adiacenti, per impedire che si riempiano di polvere
- rimuove sanitari e arredi
- demolisce pavimento, rivestimenti e massetto di sottofondo (solo quando sia necessario sostituire le tubazioni dell’impianto idraulico, cose che però accade nella stragrande maggioranza dei casi).
La prima fase di una ristrutturazione bagno compete al muratore, che provvede anche a segnare le tracce (dove verranno posizionate le nuove tubazioni, gli attacchi per il lavabo, lo scarico della vasca/doccia…) con la supervisione dell’ idraulico.
Si tratta della parte più rumorosa di tutto l’intervento, dal momento che per la demolizione del vecchio bagno ci si serve del martello pneumatico. Questa fase è quella che produce maggiori residui edili, che saranno poi trasportati in una discarica autorizzata.
La nostra non è certo una precisazione casuale, dal momento che chi procede a rifare il bagno di un appartamento condominiale deve preventivamente ottenere l’autorizzazione in deroga ai limiti di rumorosità. Bisogna rispettare gli orari di emissione del rumore: così, l’uso di macchinari rumorosi nei cantieri è consentito dalle 8:00 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 19:00, esclusi sabato pomeriggio e festivi.
Alla fase della demolizione del vecchio bagno segue l’intervento sull’ impianto idrico, che consiste nel cambiare le precedenti tubature, qualora obsolete o addirittura lesionate.
Si tratta di uno step molto delicato, perché un errore nel lavoro dell’idraulico potrebbe determinare perdite d’acqua o pendenze poco efficaci nel corretto funzionamento dello sciacquone del water e tutto questo si traduce in una perdita di tempo e soldi (ad esempio si potrebbe essere costretti, a fine lavori, a smantellare il nuovo pavimento appena posato).
La fase dopo in un restauro bagno è il rifacimento del massetto, vale a dire quell’elemento costruttivo orizzontale che permette di: livellare una superficie, rendendola perfettamente piana, ripartire il carico degli elementi sovrastanti, accogliere tubazioni e cavi di servizi, ricevere la pavimentazione finale. Il suo spessore varia da 4 a 8 cm.
Ora: i sanitari del bagno sono collegati sia a una linea di fornitura dell’acqua (calda e fredda) che a una di scarico delle acque verso la fognatura, che deve convergere verso le fecali (condotti verticali che convogliano le acque di scarico degli appartamenti condominiali verso la fognatura comunale).
Il sistema di scarico delle acque sporche si basa sulla gravità: quindi, per funzionare correttamente, non può trovarsi perfettamente in piano, ma deve avere una pendenza minima.
Detto in altri termini: le tubazioni che corrono sotto il pavimento non possono essere orizzontali, ma leggermente inclinati.
Inoltre, gli scarichi vengono fatti convogliare verso un piccolo pozzetto circolare, a partire dal quale un tubo, sempre in pendenza, va ad innestarsi nella colonna fecale.
Tutto questo insieme di impianti occupa anche 15 centimetri. Cosa accade nel momento in cui il massetto ha uno spessore inferiore (come succede di norma nella vecchia edilizia)?
Per realizzare un impianto ben funzionante, che non dia problemi nel tempo, quasi sicuramente si dovrà prevedere nel progetto di rifacimento del bagno un gradino: la soluzione più diffusa è quella di mantenere alla stessa quota del resto della casa la parte che ospita il lavandino, rialzando quella dove sono allocati tutti gli altri sanitari (bidet, wc, doccia/vasca).
Un escamotage tecnica che però presenta altre due ricadute: a livello economico un leggero aumento dei costi (si tratta in definitiva di pochi centimetri di cemento leggero); dal punto di vista estetico una “movimentazione” dell’ambiente che sicuramente giova alla vista!
Il terzo step con cui procedono i lavori di ristrutturazione di un bagno comprende la posa in opera delle piastrelle.
Si tratta sicuramente dell’intervento che caratterizza maggiormente dal punto di vista estetico, ed è per questo che ne rimandiamo l’approfondimento in seguito, a quei paragrafi che affrontano specificamente la questione.
La quarta fase di un bagno da rifare comprende il montaggio dei sanitari, anche in questo caso non si tratta di un momento scevro da difficoltà, soprattutto nel caso in cui si desiderasse incassare la cassetta del water a muro e questo non avesse lo spessore sufficiente.
Quando nei vecchi bagni si vedono vaschette di scarico posizionate in alto oppure a vista proprio dietro il wc la motivazione è che lo spessore libero della parete (cioè non occupato da mattoni e intonaco) è inferiore ai 10 centimetri, che equivale allo spessore della vaschetta, ragion per cui non può essere murata.
In questo caso, anziché ricorrere all’antiestetica cassetta a vista si potrebbe:
- realizzare una controparete da addossare a quella esistente fatta con tavelle sottili da 3 centimetri, per arrivare ad uno spessore complessivo di 11 (oltre all’intonaco) sufficiente per l’incasso
- creare una controparete in cartongesso dietro a wc e bidet dove alloggiare i tubi e la cassetta
- optare per un wc con una cassetta esterna di design.
Ecco terminato la panoramica dei lavori necessari alla ristrutturazione di un bagno.
Parliamo di tempi ora: in quanto tempo una ditta edile arriva a consegnare al cliente un bagno ristrutturato?
Se si tratta solo di un rinnovo, il personale qualificato in 2 – 5 giorni potrebbe riuscire a finire, mentre se parliamo di un rifacimento totale (demolizione vecchia pavimentazione, progettazione e realizzazione di nuovi impianti…), i lavori potrebbero protrarsi per 6/7 giorni.
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Quanto costa ristrutturare un bagno
Dopo aver precisato quali sono le fasi nelle quali si articola un intervento di rifacimento del bagno, vediamo a quanto ammontano i costi di ristrutturazione di un bagno di casa:
- i costi di demolizione bagno si aggirano intorno ai 60,00 € per mq: il consiglio a tal proposito è di appurare, all’atto della stipula del contratto con l’ ditta edile che provvederà ai lavori, se in questa cifra siano comprese anche le spese per lo smaltimento dei residui del vecchio bagno e per il trasporto in discarica
- la spesa per la sostituzione delle vecchie tubature è strettamente interconnessa alla grandezza dell’ambiente: per un bagno di 3 mq (che comprenda anche gli attacchi di lavandino, doccia e water) ci attestiamo sui 500,00 € circa; per lo stesso lavoro in un bagno di 4 mq si sale intorno ai 650,00 €; nel caso in cui l’ampiezza del bagno sia di 5 mq il prezzo si aggirerebbe sugli 800,00 €
- La spesa dell’impianto idraulico che si attesta sui 160/200 € a punto acqua.
- il rifacimento del massetto richiede 25,00 – 30,00 € al mq
- la posa in opera delle piastrelle richiede costi molto variabili, perché legati a tanti fattori (approfondiremo in seguito): un prezzo verosimile varia tra le 20,00 e i 40,00 € per mq
- per il montaggio dei sanitari sono richiesti circa 50,00 – 60,00 € per sanitario
- il prezzo per il montaggio arredi nel bagno si attesta sui 90,00 € circa.
Costo di una ristrutturazione completa di un bagno a seconda della metratura
Nella tabella che segue indichiamo i prezzi di una ricostruzione completa di un bagno indicativi che tengono conto dell’ampiezza della stanza da rifare:
Bagno per mq | Costo per un rifacimento completo |
Bagno 4 mq | 2.700,00 – 3.300,00 € |
Bagno 5 mq | 3.600,00 – 4.200,00 € |
Bagno 6 mq | 4.100,00 – 4.900,00 € |
Bagno più di 6 mq | Oltre 5.200,00 € |
È chiaro che si tratta di una stima costi puramente indicativa, anche perché l’ampiezza non costituisce certo l’unica variabile da tenere in conto: si pensi ad esempio che se per ristrutturare un bagno di 6mq il prezzo può partire da circa 5mila € scegliendo piastrelle in ceramica o un gres di media qualità, per lo stesso bagno si arriverebbero a spendere anche 9.000 euro qualora si optasse per marmo o pietre naturali.
E i costi per il rifacimento dei bagni dipende anche dalla zona d’Italia in cui vengono effettuati: ad esempio la ristrutturazione completa di un bagno di 4 metri quadri al Nord richiede circa 2.600 €, al Centro 2.400, e al Sud anche 2.100.
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Le detrazioni fiscali previste quando si ristruttura un bagno
Alla luce di quanto detto è assolutamente comprensibile che ci si chieda quanto costa ristrutturare il bagno scegliendo il travertino piuttosto che le maioliche? A quanto ammonta il budget di spese per realizzare un bagno nuovo se si vive a Roma piuttosto che a Milano? Di quanto differiscono i preventivi per la ristrutturazione di un bagno di 4 metri quadri e uno di 6?
Tuttavia, la questione del prezzo richiesto per rifare un bagno non è completo e veritiero se non si tengono in considerazione gli incentivi e le detrazioni ad esse connesse.
Il bonus ristrutturazione bagno 2023
Il bonus ristrutturazione bagno prevede una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per il rifacimento del bagno, con un limite massimo di spesa totale di 96.000 euro IVA inclusa per manodopera e materiali.
La normativa in vigore specifica che l’agevolazione è concessa solo per il rinnovamento totale dell’ambiente del bagno e dell’impianto idrico generale dell’immobile, escludendo i lavori di manutenzione ordinaria.
Il bonus ristrutturazione bagno 2023 è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024 ed è destinato a coloro che hanno dei bagni particolarmente vecchi e che possono conseguire un risparmio energetico o idrico riportandoli alla modernità.
Anche i condomini possono usufruire dell’agevolazione in tre modi diversi:
- detrazione diretta per 10 anni
- sconto in fattura
- cessione del credito.
Tuttavia, sono esclusi dal bonus le strutture con destinazione essenzialmente commerciale e quelle diverse da quella abitativa, come garage e capannoni.
Per accedere al bonus, bisogna eseguire lavori di manutenzione straordinaria su singole unità immobiliari, sui servizi igienici nelle parti comuni di edifici residenziali e la realizzazione di opere per abbattere le barriere architettoniche.
In questo modo, il proprietario del bagno può portare in detrazione al 50% ogni tipo di opera di rinnovamento, messa a norma o spesa relativa al rifacimento dell’impianto idrico e sanitario.
Per richiedere la detrazione fiscale, è fondamentale rispettare alcune disposizioni di legge inderogabili, sia soggettive che formali riguardanti la documentazione e la procedura da seguire.
Inoltre, ogni pagamento relativo ai lavori deve essere effettuato tramite bonifico parlante, per garantire un metodo di pagamento tracciabile e semplificare i controlli amministrativi e legali.
Prima di richiedere il bonus, è necessario possedere tutti i permessi di costruire, come la CILA, che può essere ottenuta dal Comune dove sorge l’immobile.
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Un occhio ai materiali coi quali ristrutturare un bagno
Se fino ad ora abbiamo discusso di aspetti pratici e di questioni economiche, vogliamo in questo paragrafo soffermarci sulla parte più interessante della ristrutturazione di una sala da bagno, vale a dire quella estetica, cercando di soddisfare tutte le esigenze…
Partiamo da quelli che cercano soluzioni eleganti e di raffinatezza estrema, e che non hanno problemi di budget: il bagno in marmo.
Perché sceglierlo?
- E’ resistente e duraturo
- Si abbina a tantissimi materiali e colori
- Conferisce luminosità agli ambienti, per cui è molto adatto anche in caso di spazi contenuti
- Concede infinite possibilità: il blocco di pietra può essere plasmato su misura per realizzare lavabi, vasche da bagno, piatti doccia.
Proseguiamo con il bagno in pietra: adatto ad ambienti rustici e rilassanti, richiede anch’esso budget consistenti, tant’è che si possono contenere i costi limitandosi ad alcuni dettagli, come il lavabo scavato in blocchi di pietra o i piatti da doccia in pietra, oppure optando per materiali meno nobili ma che ne ripropongono l’effetto, come il grès porcellanato effetto pietra.
Strano a dirsi ma quando si opta per il rifacimento del proprio bagno si potrebbe anche adoperare il legno. La scelta, naturalmente, va ponderata molto attentamente e ci si deve orientare verso tipologie resistenti e appositamente trattate per durare in ambienti umidi, sottoposti a trattamenti specifici con oli naturali protettivi, che permettono di adoperare il legno anche in bagno, abbinandolo a cemento, pietra, mattoni a vista e vari tipi di piastrelle in ceramica.
Altro materiale opzionabile per ristrutturare un bagno è la resina, grazie alla sua naturale impermeabilità (che non fa passare l’acqua attraverso il pavimento e protegge i muri) e al fatto di poter essere lavorata con un’ampissima gamma di finiture.
Un consiglio finale quando si tratta di decidere pavimenti e rivestimenti: nel caso in cui si optasse per le piastrelle si dovranno selezionare articoli antisdrucciolo e resistenti agli urti, soprattutto se smaltate.
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Esempi di bagni ristrutturati con marmo, legno e pietra
A questo punto vorremmo mostrarvi delle foto che fungano da esempi di ristrutturazioni realizzate in bagno adoperando i materiali di cui si è detto nel paragrafo precedente.
Partiamo dal marmo:
Continuiamo con i bagni in pietra:
Passando per i bagni in cui si adopera il legno per la ristrutturazione:
E per i bagni ristrutturati con la resina:
Di seguito un video di immagini di bagni moderni.
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Come ristrutturare un bagno piccolo
Cominciamo da pavimenti e rivestimenti: meglio adottare piastrelle di grandi dimensioni (60cm x 60cm), meglio ancora se di tipo rettificato, posate con una fuga molto ridotta (è vero che sono più costose delle altre tipologie ma trattandosi di un bagno piccolo, alla fine il surplus ammonterà a poche centinaia di euro).
Se poi dovesse trattarsi di un bagno quadrato la distribuzione dovrà comprendere le due pareti contrapposte. In questo caso, la cosa migliore è sempre mettere bidet e wc uno di fianco all’altro, o al massimo di fronte, con il wc di fianco alla doccia e il bidet di fianco al lavandino (sempre che lo consentano la posizione della porta d’ingresso e della fecale, che deve essere più vicino possibile al wc per minimizzare i problemi). È la disposizione del progetto di seguito:
Di seguito un video che mostra immagini di bagni piccoli:
Come ristrutturare un bagno lungo e stretto
Se c’è da rifare un bagno lungo e stretto la soluzione migliore è sempre mettere tutti i sanitari su un’unica parete.
La sequenza che consigliamo è: lavabo, bidet, wc e doccia/vasca sotto la finestra, come si può apprezzare nella progettazione che segue:
Ristrutturazione del bagno: tre soluzioni con rispettivi costi
Ipotizziamo di voler ristrutturare un bagno di 6 mq di forma quadrata: una configurazione che presenta una larghezza abbondante che permette di arredare due pareti di fronte, compensando così la lunghezza ridotta.
Presentiamo tre diversi progetti di restauro della sala, analizzando contestualmente quali sono le spese necessarie per la ristrutturazione della stanza da bagno.
Come prima soluzione di rifacimento del bagno si potrebbe prevedere di dividere il locale in due zone, utile soprattutto nel caso in cui il bagno da ristrutturare sia l’unico della casa, di modo tale che possa essere usato contemporaneamente da più persone: un antibagno con lavabo e lavanderia, e uno spazio di servizio con sanitari e doccia doppia.
La progettazione del bagno prevede dividere l’ambiente con la costruzione di un tramezzo in mattoni al centro del quale collocare una porta scorrevole a scomparsa con anta in vetro per mettere in comunicazione le due zone lasciando filtrare bene la luce.
Oltre a quest’opera muraria, i costi per la ristrutturazione del bagno devono prevedere anche:
- un controsoffitto per ospitare l’impianto di illuminazione, costituito da faretti led a tenuta stagna
- i rivestimenti (sarebbe bello optare per inserti di mosaico in vetro nella doccia)
- la predisposizione dell’impianto idrico (a soffitto, se si desidera installare un soffione a cascata)
- il piatto doccia (preferibilmente a filo pavimento, non solo per questioni estetiche ma anche di mobilità facilitata)
- il radiatore a parete (da scegliere con barre per allocare le salviette da scaldare).
A queste spese per rifare il bagno si aggiungono la rimozione di sanitari e caloriferi, rivestimenti e pavimenti, con relativo conferimento in discarica e smaltimento (oneri e spese comprese), per i quali non si spendono in media di 1500-1600 euro; e sono ancora da aggiungere i costi per la realizzazione del setto divisorio e del controsoffitto, che ammontano a circa 650 euro, delle porte interne, per una cifra di poco inferiore ai 1800 euro, e la spesa necessaria per l’impianto elettrico e idrico-sanitario, che richiede quasi 2500 euro.
Il totale sfiora i 6500 euro.
Una seconda soluzione per un progetto di rivisitazione di un bagno quadrato prevede la divisione in tre zone separate: in questo caso non sono contemplati lavori murari, ma “solo” un’organizzazione in aree funzionali indipendenti, grazie a divisioni in vetro, spallette in muratura e controsoffitti che definiscono lo spazio della doccia, quello dei sanitari e quello del lavabo.
Anche in questo caso un controsoffitto verrà predisposto per ospitare le luci dedicate anche nella doccia; due colonne contenitore potranno essere poste ai lati del lavabo; una mensola servirà a sfruttare lo spazio sotto la finestra; uno scaldasalviette verrà posizionato a parete.
A differenza della soluzione precedente, in questo caso si potrebbe prevedere un piatto in ceramica dal bordo alto circa 8/10 cm, per formare un gradino che separi nettamente la zona della doccia (all’interno della quale sarebbe opportuno realizzare una serie di nicchie utili per saponi e accessori).
Per quanto concerni i costi per la ristrutturazione del bagno secondo questa proposta, tra l’installazione del cantiere, le demolizioni, la rimozione di sanitari e caloriferi e quella del rivestimenti, lo smaltimento in discarica, le nuove costruzioni (compresi contropareti e controsoffitti), le porte interne e le finiture, gli impianti (elettrico e idrico-sanitario), si superano di poco i 7mila €.
Il terzo progetto di rifacimento del bagno è l’unico che prevede l’ installazione della vasca, che per essere resa ancora più moderna potrebbe giocare con le diverse altezze dei rivestimenti (quella standard dei 220 cm potrebbe essere riservata solo alla parete corrispondente della vasca, dove serve una protezione totale, mentre su quelle che allocano il wc e il lavabo si potrebbero osare altezze inferiori).
Inoltre si potrebbe prevedere: un piano d’appoggio contiguo alla vasca, che ne prosegua il volume e funga da base di appoggio per saponi e accessori; una pedana a pavimento realizzata in muratura, composta da un massetto alleggerito alto 15 cm, con profilo sagomato; e sanitari compatti.
Si tratta dell’opzione più costosa, perché considerando le medesime voci delle stime precedenti, in questo caso le spese per la ristrutturazione del bagno dovrebbero superare i 7.500 euro.
È chiaro che, per quanto si possa essere precisi, i preventivi di cui vi riferiamo rappresentano sempre delle stime di massima, e niente, a parte un sopralluogo, può definire i costi precisi per ristrutturare il bagno di casa: ragion per cui vi invitiamo a rivolgersi ad aziende edili specializzate.
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Idee per risparmiare nella ristrutturazione de bagno: dal cambiare solo i sanitari al giocare con la luce, passando per il riciclo del mobilio
Se il budget è contenuto è chiaro che il modo più concreto per risparmiare quando si ristruttura un bagno è di prevedere un rifacimento parziale, ad esempio limitandosi a sostituire sanitari e lavabi, che potrebbero diventare neri, marroni, beige, in acrilico, ceramica, ghisa, pietra o marmo.
I sanitari possono essere sospesi o a pavimento: i primi si caratterizzano per la bellezza, l’ingombro contenuto e la facilità di pulizia, tuttavia non sempre possono essere montati perché richiedono un sistema idrico ben specifico e pareti di ancoraggio sufficientemente spesse. I sanitari a pavimento invece sono più consueti, più facili da montare, ma anche più ingombranti e non sempre dal design accattivante.
Se si sta cercando di spendere poco ristrutturando il bagno di casa un intervento non troppo costoso eppure di grande impatto è la sostituzione della vasca con la doccia, che sembra rispondere meglio alle odierne richieste di comodità (ben pochi possono permettersi il lusso, se non sporadicamente, di un lungo bagno ristoratore), compattezza (soprattutto se ci si trova a ristrutturare un bagno di piccole dimensioni) e sicurezza (in particolare qualora in casa fossero presenti anziani dalla scarsa mobilità).
E’ possibile optare per una cabina doccia (che può essere angolare, multifunzionale, idromassaggio, etc.) o per un box doccia (in cristallo, più costoso ma anche più resistente; a tre lati, montato a ridosso di una parete; a soffietto, che a sua volta può essere scorrevole o battente, e con entrata frontale o angolare).
Un’altra idea per risparmiare durante la ristrutturazione di un bagno consiste nel diffondere la luce naturale senza aprire un’altra finestra: si potrebbe inserire una superficie trasparente e opacizzata che ha la funzione di introdurre sulla parete un’ulteriore punto luce. A questo si sposano colori tenui, sanitari bianchi e lucidi, e una disposizione degli specchi strategica.
E’ possibile, contenendo le spese, ristrutturare il bagno senza togliere le piastrelle? Com’è possibile tutto ciò? Grazie a soluzioni “adesive” che in maniera semplice trasformano un bagno vecchio in un bagno nuovo. Un esempio sono le soluzioni offerte da Tileskin.
Altri escamotage per ridurre il budget necessario a ristrutturare la stanza da bagno?
Affidarsi a riciclo e riuso: vecchie scaffalature possono essere riadattata e riutilizzate; una scala a pioli in legno può diventare un porta-asciugamani; una data madia, con l dovute modifiche, può diventare un mobile porta-lavabo.
Nel collage che segue ulteriori idee per spendere meno quando si rifà un bagno:
Come organizzare la ristrutturazione del bagno: consigli per minimizzare i disagi
La ristrutturazione del bagno può essere un’esperienza impegnativa e stressante, ma con la giusta organizzazione è possibile minimizzare i disagi e ottenere un risultato soddisfacente.
Ecco alcuni consigli su come organizzare al meglio la ristrutturazione del bagno:
- Pianifica in anticipo: la pianificazione è fondamentale per una ristrutturazione del bagno senza stress. Pensa alla disposizione dei sanitari, alla scelta dei materiali e al budget disponibile. Consulta un professionista per ottenere consigli e suggerimenti.
- Scegli il momento giusto: il momento migliore per ristrutturare il bagno dipende dalle tue esigenze e dalla disponibilità degli artigiani. Evita di programmare la ristrutturazione durante le festività o le vacanze estive, quando gli artigiani sono spesso in ferie.
- Organizza il cantiere in modo da limitare i disagi: cerca di isolare la zona del bagno e di proteggere i pavimenti e le pareti circostanti. Tieni a disposizione un bagno alternativo per il periodo dei lavori.
- Scegli materiali di facile installazione per minimizzare i tempi di lavoro e i disagi: ad esempio, i pannelli murali in PVC possono essere facilmente installati senza dover rimuovere le vecchie piastrelle.
- Fai attenzione ai tempi di consegna dei materiali: ordinali in anticipo e verifica le consegne per evitare problemi e ritardi nei lavori.
- Affida i lavori a professionisti qualificati: verifica le referenze dell’azienda edile e richiedi un preventivo dettagliato di tutti i lavori che devono essere fatti.
Seguendo questi consigli, puoi organizzare al meglio la ristrutturazione del tuo bagno e minimizzare i disagi.
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Bagno per disabili
Come abbiamo annunciato in apertura, la ristrutturazione di un bagno non va eseguita solo per motivazioni estetiche, ma soprattutto per questioni funzionali, che diventano tanto più pressanti quanto più il loro rifacimento è collegato al benessere delle persone che lo utilizzeranno, come nel caso dei bagni per disabili.
Tale funzionalità è correlata al rispetto dei criteri dettati dalle norme di settore, che prevedono che:
- i lavabi siano ergonomici e con colonna anteriore concava (con spazio libero di circa 70cm), per garantirne l’utilizzo anche a persone in carrozzella: l’altezza di installazione è di 80 cm dal pavimento
- i wc siano più alti del consueto, per facilitare il trasferimento dalla carrozzina: devono avere un’altezza di 45/50 cm, una sporgenza rispetto al muro di 80 ed essere posizionati a 40 dalla parete
- le docce non presentino scalini o sfalsamenti, e siano corredate da un seggiolino a 50 cm da terra e un maniglione a 80: le migliori sono quelle con piatto doccia filo pavimento
- ogni sanitario sia provvisto di maniglione di sostegno posto ad 80 cm rispetto al pavimento.
A quale azienda affidare il rifacimento del proprio bagno
E chiudiamo questo nostro lungo excursus con qualche ulteriore consiglio: il primo consiste nel rinunciate al fai-da-te. Non solo si rischia di arrivare a risultati assai lontani da quelli sperati, ma nella peggiore delle ipotesi a danni e gusti ai quali difficilmente si potrà riparare, se non spendendo ulteriori somme di denaro per rivolgersi a degli esperti… meglio allora provvedere sin da subito!
Il secondo consiste in una massima: non sempre il risparmio è guadagno! Vale a dire che, anche se i lavori di ristrutturazione del bagno sono molto costosi, scegliere dei materiali di ottima qualità farà risparmiare nel corso del tempo, perché se ne guadagnerà in durevolezza.
Ultimo e più importante consiglio: scegliere imprese esperte, fidate e raccomandate.
Come trovarle?
Il web è sicuramente un’ottima fonte, non solo perché permette di reperire informazioni sulle credenziali di una ditta edile, ma anche perché consente di confrontare tra loro più preventivi di ristrutturazione bagno: basta compilare il form messo a disposizione da Costo Ristrutturazione Casa, per ricevere gratuitamente, rapidamente e senza impegno fino a 4 preventivi da aziende specializzate della propria zona geografica di interesse.
Affinché però un preventivo di spesa per il restauro del bagno risulti realmente valutabile e confrontabile con altri è importante che indichi:
- i singoli costi dei lavori che devono essere effettuati
- i materiali scelti con relative specifiche
- le quantità che saranno adoperate
- le tempistiche previste
- il massimo del ritardo ammesso prima che scattino eventuali penali
- il numero delle manovalanze impiegate
- i costi aggiuntivi (ad esempio per il conferimento in discarica dei materiali di risulta, piuttosto che per la progettazione, o per il disbrigo delle questioni burocratiche)
- etc…
Fate presente tutto questo quando contatterete gli esperti di ristrutturazione presenti nel nostro database….
FAQ ristrutturazione bagno costi
1) Quanto si spende per rifare un bagno completo?
- Ristrutturazione bagno di 4 mq: da 2.700 – 3.450 €
- Ristrutturazione bagno di 5 mq: da 3.450 – 4.450 €
- Ristrutturazione bagno di 6 mq: da 4.450 – 4.900 €
- Ristrutturazione bagno di più di 6 mq: oltre 5.350,00 €
2) Quanto costa demolire e rifare un bagno?
Per demolire il bagno, il costo medio è di circa 60 euro al metro quadrato.
Tuttavia, assicurati di chiedere all’impresa edile che farà i lavori se questo prezzo include anche lo smaltimento dei vecchi materiali e il loro trasporto alla discarica.
In questo modo, saprai esattamente quanto costerà la ristrutturazione del bagno.
3) Quanto costa rifare un bagno di 4 metri quadri?
Il costo medio per ristrutturare un bagno di 4 mq è compreso tra i 2.700 e i 3.500 euro, ma potrebbe variare a seconda dei sanitari e dei rivestimenti scelti per pavimento e pareti.
É importante considerare i costi aggiuntivi, come quelli per l’installazione di impianti elettrici o idraulici e per la demolizione e lo smaltimento dei materiali vecchi.
4) Quanto costa rifare un bagno di 8 mq?
Il costo medio per ristrutturare un bagno di 8 mq può variare a seconda di diversi fattori. In genere, il prezzo si aggira tra i 5.000 e i 6.500 euro, ma può anche superare questa cifra. Tra le variabili che possono influire sul costo della ristrutturazione, ci sono:
- La scelta dei sanitari:
- I rivestimenti per pavimento e pareti
- L’installazione di impianti elettrici o idraulici
- La demolizione e lo smaltimento dei materiali vecchi
Leggi le testimonianze di chi si è affidato a noi e compila il form per realizzare il progetto del tuo nuovo appartamento.
Claudia Bevilacqua
Erano anni che desideravo ristrutturare il bagno di casa ma ogni volta il pensiero dei lavori mi scoraggiava. Finalmente un giorno mi sono decisa e ho contattato quest’azienda, che ho trovato qui, che in quattro e quattr’otto mi ha fatto un preventivo interessante e successivamente abbiamo organizzato un sopralluogo per capire il lavoro da svolgere. Lavoro eccellente svolto in tempi record grazie alla professionalità di tutto il team.
Marco Pinto
Sin dal primo contatto telefonico ho riscontrato serietà e gentilezza da parte di tutte le aziende edili. Ad una di queste aziende ho commissionato il lavoro. Hanno seguito il progetto di ristrutturazione di tutti e tre i bagni di casa con attenzione e le modifiche necessarie sono stato apportate con professionalità e competenza. Molto contento!
Milena Falcone
Ho una casa molto grande con 4 bagni (due grandi e due piccoli) e andavano assolutamente ristrutturati perché erano veramente vecchissimi. Ho cercato online a chi affidare questi lavori e ho trovato questo servizio che mi ha permesso di confrontare un pò di proposte di aziende vicine a me, tutte validissime. Ho scelto il progetto che mi aveva più attirato e sono felicissima del lavoro ultimato. Grazie
Giacomo Vitale
Qualche mese fa ho acquistato una bellissima casa nel centro delle mia città ma i bagni erano disastrati, c’era da rifare tutto quanto, gli impianti, il pavimento, tutto! Abbiamo fatto richiesta su questo sito per confrontare delle proposte e siamo contenti di averlo fatto perché un’azienda in particolare ci ha permesso di risparmiare un bel pò seguendo comunque il progetto iniziale che avevamo in mente. Grazie!
Guide approfondite ristrutturazioni bagni
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