Rimozione e dismissione amianto 2023: i bonus per lo smaltimento, gli incentivi fiscali e le detrazioni possibili per aziende e privati.
Poiché è assolutamente fondamentale che la rimozione e lo smaltimento dell’amianto siano svolti efficacemente ed in piena sicurezza, è indispensabile affidarsi a società specializzate (Approfondimento: Aziende smaltimento amianto: come trovare una ditta qualificata) in questo genere di attività; aziende che, com’è giusto che sia, applicano degli onorari abbastanza cospicui.
Fortunatamente però esistono delle agevolazioni pubbliche e degli incentivi fiscali sia per i privati che per le imprese.
- Detrazioni fiscali per lo smaltimento amianto nel 2023
- Incentivi e detrazioni 2023 per privati
- Incentivi e detrazioni 2023 per aziende
- Credito di imposta 2023 per rimozione e dismissione amianto
- Decreto FER 1: cosa dice riguardo allo smaltimento amianto
- FAQ principali incentivi smaltimento amianto
Indice contenuti
Detrazioni fiscali per lo smaltimento amianto nel 2023
Prima di tutto puntualizziamo in cosa consistono gli step per lo smaltimento dell’amianto:
- Sopralluogo e preventivo da parte della ditta specializzata;
- Stima del livello di degradazione dell’amianto e dell’annessa minaccia;
- Esposizione del Piano di Lavoro all’Agenzia di Tutela della Salute territorialmente competente;
- Elaborazione del Piano Operativo di Sicurezza e di Coordinamento;
- Organizzazione e messa in sicurezza del cantiere con l’installazione di parapetti, ponteggi, reti anti-caduta, etc…;
- Trasporto immediato dell’amianto in discarica autorizzata;
- Rilascio documentazione dell’avvenuto smaltimento;
- Rassegna periodica dello stato della copertura per la manutenzione ordinaria programmata;
Ci sono ditte che forniscono un pacchetto chiavi in mano, occupandosi di tutti questi passaggi e dell’annessa parte burocratica, prevedendo anche un’assicurazione RC per la responsabilità civile verso terzi.
Le agevolazioni previste sono diverse e contemplano differenti condizioni:
- Contributo 65% BANDO INAIL (imprese)
- Incentivi FER 1 FOTOVOLTAICO (imprese)
- Detrazione del 65% ECOBONUS (imprese e privati)
- Contributo del 50 % RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA (privati)
- Contributo del 50% SMALTIMENTO ETERNIT E AMIANTO (privati)
Incentivi e detrazioni 2023 per privati
Per i privati le detrazioni rientrano nel contributo del 50% riservato alle ristrutturazioni edilizie.
La metà delle spese dei lavori di recupero di un edificio, che si tratti di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia, viene sostenuta dallo Stato.
Ai privati cittadini proprietari di edifici, di qualsiasi destinazione d’uso, nei quali siano presenti manufatti contenenti amianto, viene quindi riservato uno sgravio del 50%.
Tra i manufatti in questione rientrano:
- Coperture in cemento-amianto ma anche canne fumarie, tubazioni, vasche, e tutti quelli in cemento-amianto posti all’interno di un edificio;
- Pavimenti in vinile-amianto;
- Manufatti in amianto friabile
Il contributo coprirà quindi la metà delle spese sostenute e per il momento la scadenza è prevista per il 31 Dicembre 2024.
Incentivi e detrazioni 2023 per aziende
Il contributo 65% è il più interessante finanziamento per lo smaltimento amianto a livello industriale.
Un incentivo a fondo perduto per la rimozione e bonifica dall’amianto, ma anche per il rifacimento del manto di copertura, compresa la lattoneria.
In questo caso ad essere finanziato è il 65% del costo dell’intervento sino ad un massimo di 130.000 euro per le spese di progetto e sino ad un massimo di 10.000 per coprire i costi di tecnici qualificati chiamati a redigere la perizia tecnica, elaborare il progetto di bonifica e determinare con analisi specifiche la tipologia di amianto presente.
Riservati alle aziende anche gli incentivi FER 1, direttamente connessi alla realizzazione di nuovi impianti di produzione di energia rinnovabile.
Vi accedono coloro che installano nuovi moduli su coperture di edifici e fabbricati rurali contenenti eternit o amianto, dopo la rimozione.
Tanto le imprese quanto i privati godono poi dell’Ecobonus, la detrazione del 65% riservata agli interventi volti a migliorare l’efficienza energetica degli edifici.
Pertanto anche il ripristino della copertura e la corretta coibentazione di essa rientrano nelle soluzioni per il miglioramento termico dell’edificio, godendo di questo beneficio.
Credito di imposta 2023 per rimozione e dismissione amianto
Sono ammissibili al credito di imposta:
- La bonifica ambientale cioè il risanamento o la riqualificazione di un’area contaminata da rifiuti o sostanze pericolose e dannose per la salute dell’uomo e per l’ambiente;
- La rimozione dell’amianto dagli edifici;
- La prevenzione ed il risanamento del dissesto idrogeologico vale a dire il contenimento o la rimozione dei fattori che lo determinano
- La creazione o il rifacimento di giardini pubblici ma anche aree verdi attrezzate e parchi;
- Il recupero di aree dismesse attraverso la ristrutturazione o la ricostruzione di manufatti esistenti o la rinaturalizzazione a fini agricoli, ricreativi, sociali
In sostanza, coloro che effettuano erogazioni liberali per eseguire uno degli interventi di cui sopra, gode del credito; nello specifico:
- Persone fisiche fiscalmente residenti in Italia, nel limite del 20% del reddito imponibile;
- Enti pubblici o privati che non volgono esclusivamente o principalmente attività commerciali, nello stesso limite di cui sopra;
- Soggetti titolari di reddito d’impresa indipendentemente dalla natura giuridica, dalle dimensioni aziendali e dal regime contabile adottato, nel limite del 10 per mille dei ricavi annui;
- Imprese non residenti nello Stato ma stabilmente organizzate nel suo territorio: idem per quanto concerne il limite
Questo però a patto che i soggetti suddetti abbiano effettuato tali erogazioni tramite:
- Bonifico bancario o postale. I dati identificativi del conto corrente devono coincidere con quelli del soggetto richiedente l’agevolazione;
- Assegni bancari e circolari;
- Carte di credito, carte di debito e carte prepagate
Il credito d’imposta, ripartito in tre quote annuali di pari importo, copre il 65% delle erogazioni effettuate.
La procedura per scegliere l’intervento da sostenere si articola in questa maniera:
1. Il soggetto individua l’intervento sul portale gestito dal Ministero della transizione ecologica;
2.Contatta la pubblica amministrazione proprietaria del bene e concorda l’importo ed i termini dell’erogazione;
3. prenota il contributo comunicando al Ministero suddetto l’ammontare dell’erogazione e quanto concordato con l’amministrazione di cui sopra;
4. Nei dieci giorni successivi, il Ministero della transizione ecologica comunica al soggetto l’ammissione al contributo, sotto forma di credito di imposta;
5. Entro dieci giorni, pena la decadenza del contributo, il soggetto effettua il versamento, indicando la causale «Bonus Ambiente», la denominazione dell’ente beneficiario e l’oggetto della donazione;
6. Entro trenta giorni, le pubbliche amministrazioni proprietarie del bene verificano il buon fine del pagamento
7. Il soggetto che ha effettuato l’erogazione accede al portale per scaricare la dichiarazione prodotta dal portale attestante la donazione;
8. L’elenco degli interventi viene aggiornato dalle pubbliche amministrazioni.
Decreto FER 1 (Fonti Energetiche Rinnovabili): cosa dice riguardo allo smaltimento amianto
Il citato decreto “Fer1”, in linea con i target europei, definisce incentivi e procedure per la promozione dell’efficacia, efficienza e sostenibilità delle Fonti Energetiche Rinnovabili, chiamate appunto FER.
Possono beneficiare degli incentivi del Decreto in questione gli impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici e alimentati a gas di depurazione.
Per gli incentivi, partecipano a:
1. Procedure pubbliche per l’iscrizione dei progetti nei registri, gli impianti di potenza inferiore a 1 MW:
- Di nuova costruzione o integralmente ricostruiti
- Oggetto di rifacimento
- Oggetto di interventi di potenziamento a patto che la differenza di potenza iniziale e successiva risulti sempre inferiore a 1 MW
2. Procedure di asta gli impianti di potenza superiore a 1 MW.
In caso di potenza uguale o maggiore ai valori indicati, gli impianti devono partecipare a procedure di asta al ribasso nei limiti dei contingenti di potenza.
Alle procedure di registri partecipano anche aggregati costituiti da più impianti appartenenti allo stesso gruppo, la cui potenza unitaria deve risultare superiore a 20 kW, e quella complessiva inferiore a 1 MW.
Con una potenza unitaria superiore a 20 kW ma inferiore a 500, gli aggregati possono partecipare alle procedure d’asta, purché la potenza complessiva resti inferiore a 1 MW.
Impossibilitati alla partecipazione, invece, gli impianti che hanno già usufruito di incentivi FER (2016) o che, pur essendo idonei, sono inseriti in posizione non utile nei registri.
L’attenzione alla compatibilità ambientale è espressa nel decreto attraverso l’incentivazione prioritaria di impianti FER realizzati su:
- Discariche chiuse;
- Siti di Interesse Nazionale ai fini della bonifica;
- Scuole, ospedali ed altri edifici pubblici
- Coperture di edifici e fabbricati rurali con rimozione dell’eternit o dell’amianto
Come visto, dunque, le agevolazioni previste sono diverse e contemplano differenti condizioni.
Tutte hanno però un tratto in comune: prevedono che i lavori di bonifica e rimozione dell’amianto siano svolti da una ditta specializzata, in grado di operare in modo efficace e sicuro.
È fondamentale quindi affidarsi a degli esperti del settore, come quelli che collaborano con Costo Ristrutturazione Casa.
FAQ principali incentivi smaltimento amianto
1) Come ottenere il bonus amianto?
Per ottenere il bonus amianto, è necessario:
– Effettuare la bonifica dell’amianto da parte di una ditta specializzata e certificata;
– Conservare la documentazione delle spese sostenute e della certificazione di bonifica dell’amianto.
– Successivamente, si può presentare la richiesta di rimborso attraverso il sito web dell’Agenzia delle Entrate, seguendo le istruzioni fornite.
È importante verificare sempre le condizioni e le modalità di richiesta del bonus amianto, poiché potrebbero essere soggette a modifiche.
2) Quali sono le agevolazioni fiscali in Italia per la bonifica dell’amianto?
Le agevolazioni fiscali per la bonifica dell’amianto in Italia nel 2023 comprendono:
– Contributo del 50% per la ristrutturazione edilizia per i privati;
– Contributo del 50% per lo smaltimento dell’eternit e dell’amianto per i privati;
– Contributo del 65% per il bando INAIL per le imprese;
– Incentivi FER 1 per le imprese che installano nuovi impianti di produzione di energia rinnovabile;
– Detrazione del 65% Ecobonus per imprese e privati che effettuano interventi volti a migliorare l’efficienza energetica degli edifici.
3) Come smaltire l’eternit gratis 2023?
Nel 2023, non è possibile eliminare gratuitamente i materiali di eternit.
Bisogna invece contattare delle aziende specializzate per rimuovere e smaltire l’amianto.
Tuttavia, c’è la possibilità di ricevere un rimborso fiscale dell’80% delle spese sostenute per rimuovere l’amianto e installare un sistema di pannelli solari attraverso il bonus fotovoltaico.
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