Restauro casa: prezzi, analisi della situazione e informazioni utili
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Tutto questo si amplifica nel caso in cui si tratti di costruzioni che abbiano valore storico che, qualora necessitino di interventi, richiederanno un’attenzione maggiore di quanto richiesto per la “semplice” ristrutturazione di una casa “vecchia” (magari risalente agli anni ‘60 – ’70). Per questo motivo si opta spesso per un restauro totale della propria casa.
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Indice contenuti
- Quali sono i costi per il restauro della casa?
- Restaurazione casa: analisi della situazione
- Come si procede con il restauro degli appartamenti?
- Quali materiali usare per la restaurazione della casa
- Cos’è il restauro conservativo
- Cosa significa risanamento conservativo
- Restauro casa: scegli i migliori professionisti
Quali sono i costi per il restauro della casa?
Un’attenzione maggiore, però, non sempre equivale ad un esborso più grande.
Infatti, se la ristrutturazione di un appartamento non disdegna abbattimenti e rifacimenti – pure totali e invasivi- mentre il restauro di casa punta alla conservazione di una costruzione, più o meno integrale, i costi di queste due operazioni non differiscono molto.
E’ anche vero però che, se da un lato un intervento restaurativo necessita di maggiori competenze (e costi) rispetto a manodopera e maestranze impiegate (una preparazione maggiore del tecnico progettista e uno studio precedente gli interventi di gran lunga superiore rispetto ad una ristrutturazione), si spenderà di meno in termini di acquisto materiali (che verranno in massima parte recuperati), demolizioni, trasporto macerie e ricostruzione.
Vediamo, in media, quali possono i prezzi per il restauro della casa:
Lavoro | Costo al mq |
Rimozione intonaco | da 9-19€ al mq |
Restauro solaio | da 78-238€ al mq |
Restauro volta | da 72-220€ al mq |
Restauro muratura | da 97-398€ al mq |
Risanamento struttura | da 265-575€ al mq |
Restaurazione casa: analisi della situazione
Come anticipato, prima di procedere ad un restauro è fondamentale un’analisi dello stato di fatto dell’abitazione.
Innanzitutto si dovranno valutare le condizioni statiche e funzionali della costruzione, dovendo intervenire in caso di necessità, considerando:
- fondamenta:
- solai;
- muri portanti
- scale;
- sottotetto;
- tetto (senza trascurare, se in legno, le travi e le tavole che sorreggono la copertura).
Se i cedimenti si localizzano a livello delle fondamenta sarà necessario allargare la base fondale, inserire catenelle murarie, ricostruire aree eventualmente crollate.
Sarà opportuno ricorrere agli stessi materiali, addirittura, se possibile, della stessa epoca, non solo per questioni di resa estetica, ma anche per evitare sbilanciamenti tra zone con resistenze eccessivamente diverse tra loro.
Qualora si trovino infiltrazioni si dovrà scovarne l’origine, dal momento che l’acqua mina la resistenza delle mura, privando pietre e mattoni dei leganti che li tengono insieme.
A proposito di muri: è opportuno eliminare eventuali fratture nell’intonaco -allargandole, estraendo i conci, e risistemandoli con malta di cemento.
Qualora i problemi riguardino i solai è fondamentale introdurre dei cordoli in cemento armato all’altezza dei piani, soprattutto nel caso in cui ci si trovi in zona sismica.
Qualora si adottino solo su metà del muro esterno, è necessario però che i fori siano quasi del tutto passanti all’altezza delle travi.
Infine, se per usura si dovrà procedere alla sostituzione del tetto di legno originario bisognerà orientarsi allo stesso materiale, e non già al cemento armato, che essendo in confronto troppo rigido e pesante, rischierebbe di provocare crolli fino alle fondamenta.
Tuttavia anche il nuovo tetto in legno necessiterà di accorgimenti, dovendolo ammorsare bene alle murature e sistemare in modo che travi e tavole risultino un tutt’uno.
Come si procede con il restauro degli appartamenti?
Già elencando queste valutazioni preliminari si capisce come il restauro non possa essere improvvisato o realizzato in modalità fai-da-te, dovendosi invece affidare ad un architetto.
Anche perché esistono diverse tipologie di restauro, e solo un professionista potrà optare per quella più opportuna, a seconda di una serie di fattori discriminanti.
Deciderà cioè se procedere ad un:
- restauro strutturale (spesso comprendente interventi assai invasivi e volti ad incrementare la sicurezza di un edificio);
- restauro scientifico/architettonico (assai complesso, si applica solitamente a strutture antiche; è finalizzato ad una ricostruzione assolutamente fedele all’originale e prevede una profonda indagine preliminare che include anche analisi di laboratorio e rilievi architettonici).
E tuttavia è bene sottolineare come la categorizzazione delle attività di restauro non sia affatto rigida.
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Quali materiali usare per la restaurazione della casa
Se si parla di restauro case il discorso sui materiali è molto importante e come dicevamo prima, è consigliato utilizzare gli stessi materiali originali adoperati in precedenza.
E qualora ciò non sia possibile, è bene optare per elementi naturali, come il legno e la pietra.
Così, nel caso dei pavimenti, un parquet non levigato potrebbe rivelarsi la soluzione più adatta.
Se si tratta di muri di pietra, archi e architravi, sono bandite le sabbiatrici e tutte le altre operazioni di pulitura/lisciatura: l’età del fabbricato deve restare evidente.
Anche i cementi adoperati debbono essere uguali, perché se diversi produrranno tonalità differenti.
Cos’è il restauro conservativo?
Mentre una ristrutturazione edilizia si prefigge l’obiettivo di modificare sostanzialmente una costruzione -a livello strutturale e/o funzionale- tanto il restauro edilizio quanto il risanamento conservativo puntano a preservare gli elementi, limitandosi il più delle volte a ripristinarne il funzionamento, salvaguardando le funzioni originarie.
In particolare, il restauro conservativo è prettamente rivolto agli edifici di natura storico-artistica (per intenderci quelli affidati alla sovrintendenza ai beni architettonici e inseriti nel cosiddetto “Codice dei beni culturali e del paesaggio”).
Questo determina le peculiarità del restauro, che non è finalizzato a conservare l’organismo con le sue sembianze attuali, ma con quelle “storicamente conclusive”.
Per procedervi è necessario un permesso speciale rilasciato appositamente dalla Sovrintendenza succitata.
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Cosa significa risanamento conservativo
Il risanamento conservativo punta, come prima cosa, a risanare una struttura da un eventuale stato di degrado, garantendo gli standard igienici e sanitari necessari al suo utilizzo.
In secondo luogo si prefigge di conservare integralmente la natura e la funzione dell’edificio, evitando trasformazioni anche parziali.
Tuttavia la normativa, che stabilisce appunto questi due obiettivi, deroga, anche se di poco, rispetto alla funzionalità: sono infatti ammesse variazioni alla destinazione d’uso, purché se ne garantisca la compatibilità con la natura originaria della costruzione.
Ciò a dire che le tecniche utilizzate devono essere simili a quelle originarie, così come i materiali adoperati.
In definitiva, se il risanamento punta a recuperare la funzione dell’edificio, il restauro è profondamente legato alle radici storiche dello stesso.
A questa prima differenza se ne affianca una seconda: mentre per il restauro occorre un permesso speciale rilasciato, come detto, dalla Sovrintendenza ai Beni culturali, per il risanamento conservativo il permesso viene concesso dal comune di competenza e richiesto tramite SCIA.
E non si tratta di differenze secondarie quando è necessario intervenire con dei lavori di rifacimento e si vuole essere in regola con quanto previsto dalle norme!
Restauro casa: scegli i migliori professionisti
A questo punto, puoi capire come non sia per nulla facile procedere al restauro della tua casa senza avere le giuste competenze e conoscenze.
Quello che ti consigliamo di fare è di chiedere, gratuitamente, un preventivo ad aziende specializzate e con anni di esperienza alle spalle come Costo Ristrutturazione Casa che, grazie al suo team di tecnici e artigiani esperti, riesce sempre a portare a termine nel migliore dei modi tutti i progetti.
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